Benevento

Non è la Provincia di Benevento che deve farsi carico della bonifica della discarica di Piano Borea alle porte della città capoluogo del Sannio.

E’ questo il succo della sentenza n. 3602/2018 del Tar Campania appena pubblicata, che in verità ha ribadito, definitivamente pronunciandosi nel merito della questione, quanto aveva già stabilito nel maggio del 2017 allorché aveva sospeso l’efficacia di una Ordinanza Sindacale di Benevento che intimava alla Provincia di provvedere alla messa in sicurezza dell’area di deposito rifiuti.

La vicenda venne in rilievo nel gennaio 2017 allorché, dopo un sopralluogo dell’Arpac e dei Carabinieri Forestali, emersero criticità circa la tenuta e la gestione in sicurezza della discarica “post mortem” di Piano Borea e si pose dunque il problema del Soggetto che avrebbe dovuto provvedere a risolvere il problema.

Si svolsero numerose riunioni tecniche: la Provincia volle svolgere sul problema una leale collaborazione ed assicurare la necessaria sinergia istituzionale, pur sottolineando, come fece con il Segretario generale Franco Nardone e il responsabile del Servizio rifiuti Gennaro Fusco, che “dovrebbe essere assodato il fatto che non può essere posto alcun obbligo a carico di chi non è proprietario del sito inquinato né lo ha mai gestito”.

Tuttavia, con una Ordinanza sindacale del febbraio 2017 veniva intimato alla Provincia di provvedere, con oneri a carico del proprio Bilancio, alla messa in sicurezza dell’impianto.

La Provincia chiese che, in sede di autotutela, l’Amministrazione Comunale ritirasse l’Ordinanza, anche perché lo stesso Comune riconosceva che non era stato mai avviato l’iter amministrativo di trasferimento della discarica alla Provincia di Benevento. Ma la richiesta di ritiro non è stato accolta e così è subentrata la Magistratura amministrativa che, esattamente un anno fa, ha sospeso l’efficacia dell’Ordinanaza sindacale di trasferimento ed oggi l’ha dichiarata nulla.

Il Tar ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Provincia, facendo integralmente proprie le controdeduzioni presentate dal Responsabile dell’Avvocatura Provinciale Giuseppe Marsicano. Il Tar ha dichiarato pienamente “legittimo e corretto” l’operato della Provincia in tutto il procedimento amministrativo ed evidenziato che in tutta la vicenda la Provincia aveva tenuto un comportamento improntato alla leale collaborazione istituzionale, individuando nell’ordinanza sindacale l’espressione di un eccesso di potere, condannando l’Amministrazione di Palazzo Mosti a pagare le spese di lite e gli oneri accessori.

Commentando la sentenza il Presidente della Provincia Claudio Ricci ha dichiarato: “Sottolineo con orgoglio che il comportamento della Provincia in questa vicenda della discarica di Piano Borea è stato giudicato pienamente legittimo dalla Magistratura. Ancora una volta, dunque, il Giudice riconosce la correttezza e la limpidezza degli atti amministrativi e dell’operato dell’Amministrazione da me presieduta. Naturalmente questa Provincia resta pienamente disponibile, in un quadro di esatta applicazione delle leggi e in un contesto di compatibilità economica, a risolvere i problemi del territorio a tutela dei nostri concittadini, così come abbiamo fatto, ad esempio, per la discarica di Serra Pastore a San Bartolomeo in Galdo”.