San Marzano sul Sarno

Chiarezza sugli abusi edilizi non comunicati dal sindaco di San Marzano sul Sarno al consiglio comunale. A chiedere conto sulla questione è il gruppo di opposizione “Insieme per Costruire”, dopo aver passato al vaglio il piano delle alienazioni e valorizzazioni deliberato dall’assise marzanese il 18 aprile scorso. “Non possiamo non notare che negli atti esaminati c’è qualcosa di strano”, hanno spiegato i componenti della minoranza.

“Nell’allegato A del piano sono indicati tre terreni agricoli, di cui due nel territorio comunale di San Marzano sul Sarno, e uno ricadente a Scafati. In merito ai primi due fondi esistono delle ingiunzioni a demolire: la prima del 3 maggio 2017 e l’altra del 22 maggio successivo a firma del responsabile del settore Gestione del territorio e Suap del Comune marzanese, l’ingegnere Salvatore Silvestri. In questi documenti si ordina il ripristino dello stato dei luoghi, con la conseguente demolizione delle opere edilizie risultate abusive”.

Di tutto questo, però, Annunziata non ha fatto menzione nel consiglio comunale tenutosi il 18 aprile scorso. “Siamo davvero sorpresi che il primo cittadino non abbia messo al corrente l’intera assise”, hanno continuato i consiglieri di opposizione. “Non dica che non sapeva, poiché gli atti sulle demolizioni in questione gli sono state trasmesse proprio un anno fa dall’ingegnere Silvestri. Vorremmo capire perché il primo cittadino ha dimenticato una cosa così importante. Piccola svista o era già tutto programmato? Noi, in buona fede, crediamo nel solito errore, anche se in tutti gli ordini del giorno di quel consiglio comunale è intervenuto, fatta eccezione per uno: quello dei terreni risultati edificati in modo irregolare”.

Infine, la stoccata: “Al sindaco chiediamo di essere più preciso. Non è la prima volta che è approssimativo su temi delicati come questo. Vogliamo ricordare che resta il sindaco di una comunità che merita rispetto. Entrando poi nel merito dell'atto approvato dal consiglio comunale, chiediamo al segretario dell'Ente, al Revisore dei Conti e al prefetto di Salerno la tutela della regolarità di quanto è stato approvato, perché l'atto presenta un evidente vizio di forma e d'illegalità".

S.B.