Come si ricorderà, da sette anni il Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, in particolare il Presidente Giuseppe Iuliano, il direttore Paolo Saggese, nonché vari intellettuali irpini - tra cui Alessandro Di Napoli, Alfonso Nannariello, Salvatore Salvatore, Franca Molinaro, Raffaele Stella -, hanno chiesto la modifica delle “Indicazioni nazionali” per i Licei, le quali, relativamente al ‘900 pieno, citano a mo’ di esempio 17 autori, nessuno dei quali nato a sud di Roma, e una sola donna Elsa Morante.
Ecco il testo delle “Indicazioni”:
“Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, …). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello …).
Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica”.
All’appello del Centro di modifica delle “Indicazioni” hanno aderito numerose personalità, tra cui in aprile la scrittrice Dacia Maraini. Adesso si sono aggiunte altre importanti personalità: Alberto Angela, lo scrittore Maurizio De Giovanni, il Direttore del Centro di Produzione Rai Francesco Pinto, che sono i primi firmatari di un appello lanciato ieri al Salone del libro e dell’editoria “Napoli città libro”. Verso questi intellettuali il Centro esprime gratitudine, nella speranza che il nuovo Governo possa accogliere la richiesta.
Ecco il testo dell’Appello. Nei prossimi giorni aderiranno altri intellettuali.
“Il Salone del libro e dell’editoria “Napoli città libro” aderisce all’appello del Centro di documentazione sulla poesia del Sud chiedendo a tutti gli scrittori e gli operatori culturali che vi parteciperanno di firmarlo per uno studio della letteratura italiana rispettoso della ricchezza culturale dell’intera Nazione.
A partire dal 2010, anno in cui furono approvate le “Indicazioni nazionali” per i licei, il MIUR ha indicato a titolo esemplificativo 17 autori come oggetto di studio e a queste “Indicazioni” si sono sostanzialmente uniformati i libri di testo presenti nelle scuole superiori.
È citata una sola donna, Elsa Morante, dimenticando autrici come Grazia Deledda, Alda Merini, Maria Luisa Spaziani.
Nessuno dei 17 autori è nato a sud di Roma. Mancano in questo caso, per citarne solo alcuni, autori come Salvatore Quasimodo, Eduardo De Filippo, Leonardo Sciascia, Alfonso Gatto.
Da sette anni si chiede una modifica e un ampliamento di questo elenco in modo da offrire ai giovani un panorama complessivo dell’identità culturale del nostro Paese”.