Benevento

Una stagione piena di rimpianti per quel che poteva essere e invece non è stato. Ottopagine Rugby Benevento si lecca le ferite dopo un campionato dove l'obiettivo prefissato era quello di agguantare la promozione in serie A. La squadra, prima guidata da Franco Cioffi e poi da Antonio Fragnito, si è classificata al terzo posto lasciando il passo a Primavera e Cus Roma che si giocheranno l'accesso alla categoria superiore.

«Per tornare grandi c'è bisogno di ritrovare spirito e motivazioni». Questa è la ricetta di Antonio Fragnito, colui che da Direttore Tecnico è dovuto scendere in campo a metà stagione dopo le dimissioni di Franco Cioffi. L'esperto trainer traccia la strada da seguire. «Bisognava e bisogna inserire più giovani possibili nel contesto della prima squadra. Servono ragazzi che hanno fame. La partita di domenica contro l'Amatori Messina è stata la prova lampante che la voglia dei più piccoli spinge anche i grandi a fare meglio. Contro i siciliani hanno giocato tanti ragazzi che fanno parte dell'Accademia e questo è un bene perché all'interno del gruppo deve crearsi concorrenza per un posto da titolare».

Uno dei problemi della squadra sannita è stato anche il basso numero di atleti in rosa. «Dalla quantità viene la qualità -sottolinea Fragnito-. Bisogna lavorare sui giovani, questa è l'unica strada percorribile. Abbiamo la fortuna di avere a Benevento l'Accademia Federale e questo ci può consentire di puntare su ragazzi che fanno una vita da atleti e sono molto ben preparati. Creare un giusto mix tra giovani emergenti e atleti esperti come i vari Valente, Calicchio, Racioppi e Ciarla, che possono essere ancora esempi molto importanti, è una grande occasione».

In questa stagione il Benevento ha provato anche a puntare su uno straniero, ma le cose non sono andate bene. «Newton mi ha deluso molto, è giovane, vuole fare il professionista, ma non si è impegnato quanto mi aspettavo».

Il futuro di Fragnito per ora non è ancora delineato. «Allenare anche il prossimo anno il Benevento? Gli impegni sono tanti, questi mesi sono stati difficili e faticosi, ma il mio cuore è biancoceleste, e al cuore non si comanda. Nelle prossime settimane ci riuniremo per parlare di quel che sarà, in questo momento la situazione è difficile da affrontare». Essendo una questione soprattutto di cuore non sarà difficile rivederlo ancora al suo posto in panchina.

A Benevento c'è carenza di tecnici e proprio per questo motivo Fragnito proverà a spingere la società ad investire su questo settore. «Uno degli obiettivi da rincorrere è quello di allevare nuovi allenatori. Puntare su qualche ragazzo che ha voglia e sostenere anche i costi dei vari corsi di aggiornamento». Tanti obiettivi da rincorrere, Fragnito ha tracciato la strada, ora la pala passa alla società.

Michele Iacicco