San Martino Valle Caudina

La vexata quaestio relativa alla sede scolastica per gli alunni di San Martino Valle Caudina rischia di diventare un vero e proprio tormentone. Protagonisti il Comune da un lato e la scuola dall'altro, che hanno incrociato le lame prima sulle aule del convento di Santa Caterina, poi su quelle di Crocevia e ora sull'ex scuola Carlo Del Balzo. Occasione, per l'assessore al ramo Teresa Matassa, di prendere carta e penna e scrivere una missiva indirizzata al dirigente scolastico Giuseppe Orlando.

«L'amministrazione ha considerato importanti e degne di attenzione tutte le richieste pervenute circa il miglioramento della permanenza degli alunni di ogni ordine scolastico, venendo incontro a tutte le necessità tempestivamente e mettendo a disposizione le risorse finanziarie, umane ed organizzative di cui l'Ente dispone», ha sottolineato Matassa. Evidenziando anche che in consiglio comunale genitori e rappresentanti dei consigli di classe della scuola secondaria di I grado avevano chiesto di «avere una scuola e non il convento» per i loro figli. Indicando, come si ricorderà, la struttura di Crocevia per ospitare le sei classi.

Successivamente, gli stessi genitori hanno chiesto di poter terminare l'anno scolastico presso la struttura “Carlo Del Balzo”, dove nel frattempo erano state sistemate tutte le classi in attesa del completamento dei lavori a Crocevia. Aule che però sarebbero state svuotate solo dopo aver ultimato lo spostamento a Crocevia, dove si sarebbero trasferite gli uffici amministrativi e la presidenza. Come se non bastasse, in questo intricato puzzle c'è da segnalare anche la nota di un gruppo di genitori degli alunni della primaria, contrari alla permanenza di tutti gli alunni nella struttura che a tutt'oggi li ospita, e che hanno chiesto il trasferimento immediato delle sei classi della secondaria così come da accordi presi in consiglio comunale.

L'assessore Matassa ribadisce come la struttura di Corso Vittorio Emanuele «deve essere resa vuota immediatamente, essendo un cantiere. Il Comune deve fornire gli spazi, ma non è responsabile né dell'organizzazione delle attività scolastiche, prerogativa del dirigente scolastico, né dell'allocazione delle classi nelle aule. Pertanto – scrive Matassa – ribadendo che questi disagi sono temporanei e che non è più possibile effettuare traslochi, si rimanda alla competenza del dirigente scolastico una immediata decisione tra la permanenza di tutti gli alunni nell'istituto “Del Balzo”, il trasferimento delle sei classi della secondaria di primo grado a Crocevia o il trasferimento degli uffici nell'ufficio».

Giovanbattista Lanzilli