A ritmo de I Cento Passi per dire no all'azzardo che rovina vite e famiglia. Un no motivato, gridato, urlato scandito da una marcia colorata e rumorosa per le strade di Benevento così la Caritas ha voluto chiudere il festival del welfare&welcome Porti di Terra con una marcia per dire no alle slot. Un corteo animato da scuole, associazioni e società civile. Da Piazza Bissolati a Piazza Roma da uno all'altro di due grandi centri scommesse di Benevento per un evento intitolato “Piazze liberate”, il 227esimo evento nazionale di SlotMob.
“Porti di Terra – ha spiegato Angelo Moretti, coordinatore Caritas - è anche partecipazione sociale, con questa marcia diciamo che la società civile non vuole il gioco d'azzardo e che un'altra economia è possibile. Il luogo di partenza della marcia è emblematico (ndr Piazza Bissolati). Ci troviamo tra un grande centro scommesse e un bar che promuove l'essere welcome che ha deciso di non avere le slot machine, lo ha scelto, una scelta coraggiosa che non premia i guadagni ma fa guadagnare in termini di società civile. Oggi diciamo che non si può fare un Porto di Terra se poi l'economia depreda le economie locali e vogliamo dimostrare che tipo di città vogliamo”.
Vale la pena di ricordare un esempio emblematico che la Caritas ha usato spesso: “le probabilità che nel 2048 la terrà sarà colpita da un asteroide sono una su 2000. Le probabilità di fare sei al superenalotto sono una su 600milioni: basterebbe questo esempio a svelare la sola cosa certa che si conosce sul gioco d'azzardo, che si perde sempre, che a vincere è sempre il banco. Che, in sostanza, il gioco è un inganno, una truffa. Eppure nel 2017, circa 17 milioni di italiani hanno perso poco meno di 19 miliardi, tra slot machine, videolottery, bingo, ippica, scommesse, lotto e affini, poker e casinò. Questa cifra considera la spesa e non il volume delle giocate che invece è circa cinque volte tanto, ossia quasi 100 miliardi, per lo più derivanti dalle somme vinte e poi rigiocate”.
All'appuntamento anche diversi primi cittadini del Sannio: il sindaco di Baselice Domenico Canonico, che per primo ha emanato un regolamento anti slot, i rappresentanti dei comuni welcome: Castelpoto, Pietrelcina e Torrecuso e il primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella che ha denunciato l'ipocrisia profonda legata all'azzardo. “Il gioco – ha detto – ha sempre dato reddito allo Stato che interveniva nonostante la ludopatia crei problemi drammatici a tante famiglie e a tante persone. Ma nell'ultimo peridio la situazione viene considerata in modo diverso: le slot diminuiranno di un terzo e si andrà a garantire il rispetto della dignità della persona. Benevento, purtroppo, è tra le realtà più infettate dal virus del gioco”.
Lungo la strada il corteo ha premiato le edicole ed i bar NoSlot prendendo un caffè o acquistando lì un giornale.
Dopo la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Felice Accrocca nella Basilica di San Bartolomeo al Corso Garibaldi,tappa al Mercato della Terra di Slow Food in Piazza Risorgimento.