Atripalda

I giostrai hanno fatto in fretta: in poche ore la ruota panoramica, il rodeo e la giostrina con le sedioline sono diventate già un ricordo del Natale appena passato. Dolce o amaro è tutto da capire. Ed in queste ore si sta provvedendo anche allo smontaggio delle dodici casette in legno che avrebbero dovuto, nelle intenzioni di tutti, rappresentare una sorta di “villaggio della piazza” e che, invece, per tante ragioni, comprese quelle meteorologiche, non hanno centrato l’obiettivo. Gli “affari” sono andati male, un po’ per tutti, e solo in pochi hanno resistito fino all’ultimo giorno. La maggior parte delle casette, infatti, già subito dopo Natale, superato il periodo commercialmente più favorevole, sono state svuotate ed abbandonate, alcune addirittura dopo il week-end del 20 e 21 dicembre scorsi, forse l’unico in cui si è registrato un certo riscontro, nonostante i circa 500 euro spesi per la tassa di occupazione del suolo pubblico e dei costi di montaggio e smontaggio. Le casette, infatti, sono state messe gratuitamente a disposizione da AssoApi (associazione piccoli imprenditori), diretta da Rino Bilotto, ed erano alimentate dall’energia elettrica offerta gratuitamente dal Comune, così come per le luminarie montate in quasi tutta la città. Fra i commercianti che avevano deciso di scommettere sulle casette non è stato difficile cogliere una certa delusione, un po’ per il clima, oggettivamente piuttosto inclemente, ma soprattutto perché erano convinti che l’Amministrazione “investisse” maggiormente sulla piazza, mettendola al centro degli eventi natalizi. Ed, invece, tranne che in rare occasioni, Piazza Umberto I si è spesso presentata desolatamente vuota, animata solo dalle luci e dal movimento della ruota panoramica, in funzione anche quando era vuota. I giostrai, invece, sono andati via un po’ più soddisfatti perché pur non avendo fatto incassi “esagerati” hanno ammesso di essere stati fortemente incentivati dall’esonero del pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico e dell’energia elettrica e, dunque, di aver, tutto sommato, realizzato buoni incassi.

Gianluca Roccasecca