Nella prestigiosa sede del Cnr di Roma e con l’introduzione dell’ambasciatore Umberto Vattani è partito un percorso concreto, fra imprese italiane e governo delle municipalità della repubblica popolare cinese, per creare 20 Parchi di Eccellenze italiane certificate e sicure dell’origine puntando sullo scambio di culture, formazioni in una ottica di vetrina del vero made in Italy, dall’alimentare al vino, dal turismo alla moda, dall’arte al design.
In questo contesto si è inserita l’Associazione Temporanea di Scopo Calitri-Montella, presieduta da Ferruccio Capone, che in questa occasione ha illustrato le iniziative presentate dal progetto di rete fra enti locali con un protocollo a tutela del marchio di territorio.
Anima, motore e responsabile della ricerca e formazione dei Parchi, Diodora Costantini, coordinatrice anche del tavolo altirpino, che ha moderato la tavola rotonda di esperti aperta da Roberto Pasca di Magliano, presidente della Fondazione La Sapienza che ha illustrato i corsi di internazionalizzazione mercati e di management per le imprese. A seguire, Stephen Trueman, direttore de La Sapienza, il più grande Ateneo italiano, ha indicato quale possa essere il supporto a start up, incubatori, spin-off del progetto. A seguire è intervenuto Ennio La Malfa, presidente Accademia Kronos, che ha illustrato le iniziative e i sistemi di monitoraggio e supporto alle imprese per l’ambiente e definizione di processi di controllo.
Giampietro Comolli, patron di UnPOxExPO2015, ha illustrato come una risorsa naturale, il fiume Po, possa essere in momento di crisi, fonte e ricerca di nuove opportunità imprenditoriali giovani e occupazionali, una occasione concreta per creare un sistema e distretto di area vasta, leader in attrazione-accoglienza turistica. Infine è intervenuto Gianpiero Ravagnan, docente dell’università di Venezia, che ha presentato il sigillo informatico, un modello pratico regolato da garanzie assolute di certificazione per fornire a ogni singolo prodotto confezionato un QRCode 3.0 che radiografa il dna dell’origine e composizione al fine di fornire ai consumatori finali cinesi la certezza che è “made” veramente sul suolo italiano. Un Sigillo informatico che può andare di pari passo con le diverse Dop-Doc e il country-brand che il governo italiano sta realizzando per il made in Italy.
Elisa Forte