Pompei

 

di Siep

Pompei continua a sorprendere, raccontare ed incantare. Nuove scoperte e possibili spunti di ricerca. In una villa che sorgeva fuori dalla cinta muraria è stata rinvenuta una stalla e, all’interno, il calco di un cavallo adulto sorpreso dall’eruzione. Tutto sigillato, immortalato e reso eterno da quell’eruzione che ha fermato la storia restituendo a distanza di secoli il racconto della vita.

L’ipotesi più accreditata è che l’animale fosse utilizzato per le parate, dato che è stato trovato con finimenti in bronzo e in ferro.

E per la prima volta realizzato il calco intero di un cavallo: si tratta di una scoperta eccezionale. Questa volta in corso di scavo è una grande villa che sorgeva nella zona nord, oltre Porta di Nola. Ma a trovare il nuovo sito non erano stati gli archeologi della soprintendenza ma un gruppo di tombaroli. Scoperti e denunciati.

 

Tra gli ambienti individuati nella villa c'è una stalla. Questo potrebbe suggerire l'idea che a Pompei ci fossero cavalli altamente selezionati. C'è poi una tomba con uno scheletro che risale al periodo post eruzione, prova che i pompeiani tornarono a vivere nel sito dopo il 79 d.

Trovate anche facies di un letto in legno, anfore, oggetti di uso quotidiano utilizzati in cucina.

 

Da agosto 2017, un’operazione congiunta del Parco Archeologico di Pompei con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli e del Gruppo di Torre Annunziata ha permesso l’avvio dello scavo per proseguire nelle indagini e salvare il patrimonio archeologico minacciato dagli scavi senza scrupoli dei tombaroli. Emersi una serie di ambienti di servizio di una grande villa suburbana per continuare a scrivere nuovi capitoli della storia della città eterna.