Istituto Comprensivo di Ponte: una scuola in marcia per la Pace. Per il secondo anno consecutivo l’istituto guidato dalla dirigente scolastica Marlène Viscariello ha organizzato la Marcia per la Pace, svoltasi in tre giornate distinte nei Comuni di Ponte e di Torrecuso e Paupisi (i centri dove hanno sede le due sezioni associate alla scuola pontese). Altra novità di questa seconda edizione è stata l’apertura della manifestazione alla partecipazione dei cittadini.
Il tema di questa edizione è stato quello del rispetto delle differenze. Un tema non scelto a caso, che nasce dalla constatazione che la società stia andando alla deriva. Quotidianamente ascoltiamo notizie relative a episodi di violenza, che dimostrano che stiamo sbagliando in qualcosa: dalle guerre in corso nel globo agli attentati, dalla violenza di genere ai femminicidi, dagli atti di bullismo e cyberbullismo agli scontri frontali tra alunni e docenti o tra genitori e docenti, dalle baby gang protagoniste di atti di vandalismo o addirittura di omicidi per futili motivi.
In questo scenario siamo tutti chiamati ad agire, anche in virtù dell’appello lanciato dal Ministero dell’Istruzione, con la campagna “# rispetta le differenze”, che rientra nel Piano nazionale per l’educazione al rispetto. Alla Scuola si chiede di agire attraverso azioni educative e formative volte ad assicurare l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche, che rientrano nel più ampio concetto di educazione alla cittadinanza globale. La Scuola deve educare le nuove generazioni al valore positivo delle differenze e alla cultura del rispetto, condannando ogni fenomeno di violenza nei confronti del diverso. Accettare e accogliere le diversità, comprendendone le ragioni e scoprendole come ricchezza.
In questo compito la Scuola non può operare da sola, ma deve collaborare con gli Enti locali e le associazioni attive. Ecco perché l’Istituto comprensivo ha chiamato al proprio fianco i rispetti Comuni con le Pro loco e le Parrocchie, oltre ai cittadini. Un invito che non rappresenta un punto di arrivo ma un punto di partenza di condivisione di un percorso comune di costruzione di una società migliore, di un mondo di pace.
«La pace – ha dichiarato la dirigente scolastica – non è solo assenza di guerra; la pace è lavoro, cibo, acqua, salute, istruzione, dignità, uguaglianza, giustizia, legalità, fraternità, nonviolenza, libertà, dialogo, democrazia, solidarietà, inclusione, accoglienza, responsabilità, diritti, doveri, e tanto altro. La nostra Marcia è stata una dichiarazione di impegno a contribuire all’educazione e formazione dei nostri bambini, dei nostri ragazzi. Perché ciascuno di loro possa essere “artigiano di pace” e divenire protagonista della costruzione di un mondo più giusto, libero e solidale. Una Marcia per “camminare insieme” verso un obiettivo comune, una società migliore».