di Andrea Fantucchio
Inchiesta della Corte dei Conti sull'Alto Calore servizi, Mario Vanni risponde. Il sindaco di Altavilla Irpina, raggiunto con altre quindici persone da un invito a dedurre, affida la sua «posizione» a una nota stampa. E scrive: «Nella qualità di funzionario della società Alto Calore Servizi spa, sono stato invitato, dalla Corte dei Conti, a dedurre per una verifica sulla morosità che rappresenta un fenomeno diffuso nelle aziende che gestiscono i servizi idrici e quindi trattano una risorsa di importanza vitale. Tuttavia, nei limiti del mio ruolo, ho dato il massimo contributo al contrasto di tale fenomeno – chiarisce - permettendo all’azienda di conseguire risultati significativi e riscontrabili. Sono fiducioso nell’operato della magistratura contabile e fornirò tutte le informazioni in mio possesso affinché si possa pervenire alle giuste determinazioni nell’interesse dei cittadini, dei Comuni soci e della stessa società».
Vanni è accusato con altre quindici persone di aver contribuito a un danno erariale da dodici milioni di euro. Ieri vi abbiamo fornito tutti i numeri dell'inchiesta e i nomi dei protagonisti. Secondo l'accusa il danno sarebbe maturato, in larga parte, a causa dell'incapacità di riscuotere i crediti maturati nei confronti degli utenti. Per i magistrati spesso venivano inviati solleciti di pagamento a indirizzi sbagliati, anche per più volte di fila nonostante le ripetute segnalazioni degli uffici postali. Sarebbero migliaia le lettere restituite all'azienda per il mancato recapito. Un'incapacità gestionale che sarebbe stata più volte evidenziata nel corso degli anni, senza che fosse trovata una soluzione. Ora le sedici persone finite nel «mirino» della Corte dei Conti avranno l'occasione di offrire la loro versione dei fatti.