Sono stati recentemente resi noti i numeri ufficiali legati al gioco d’azzardo in Italia nei primi sei mesi del 2017. Sul podio troviamo la Lombardia al primo posto, con un totale di 1,69 miliardi di euro investiti, al secondo il Lazio con 924 e la Campania al terzo, prima al sud, con 891 milioni.

Questi dati, molto importanti e significativi, fanno riferimento al gioco fisico, quindi alle macchinette nei locali autorizzati come bar e le sale da gioco. Non è incluso il gioco online, che si sta sempre più diffondendo, soprattutto per sopperire alla mancanza di slot e casinò fisici in certi territori, con una vasta gamma di giochi e slot disponibili su numerosi siti come slot-machine-gratis-gallina.it.

La Campania, in particolare, è da sempre una delle regioni italiane tra quelle con maggiore interesse nei confronti del gioco d’azzardo. Questo ebbe origine molto tempo fa, mettendo le sue radici nelle tradizioni campane, una cultura popolare fatta di tradizione e scaramanzia. Nuovi provvedimenti stanno prendendo vita nella regione, atte a ridurre questo fenomeno.

Innanzitutto c’è la drastica riduzione delle sale da gioco e delle macchine automatiche, come slot machine e video lottery, prevista dall’accordo Stato-Regioni. Si vuole arrivare a dimezzare le attività di gioco e ridurre di un terzo le postazioni installate. Le slot da rottamare, solamente in Campania, arrivano alla cifra elevata di 11mila.

In alcuni comuni c’è parecchio movimento per regolamentare in modo più restrittivo il gioco d’azzardo nel territorio. Ad Avellino e Acerra, in provincia di Napoli, sono state già emesse delle regolamentazioni al riguardo, con nuove regole sugli orari di apertura e chiusura e sulla locazione delle sale da gioco. A Napoli, in particolare, sta facendo discutere una nuova regolamentazione sperimentale a livello comunale prevista fino al 31 dicembre 2019 che prevede cambiamenti negli orari di funzionamento delle slot ed altre macchine utilizzate per il gioco d’azzardo. Gli esercenti hanno a disposizione due fasce orarie di apertura tra cui scegliere e orari differenziati nel corso dell’anno in base all’apertura degli istituti scolastici.

Nel gioco online, invece, la sicurezza verrà sempre garantita dall’AAMS, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che rilascia la propria licenza e l’autorizzazione a operare solo ai casinò legalizzati.

Tornando nel panorama italiano, solo nel 2016 il gioco d’azzardo ha fatturato la bellezza di 95 miliardi di euro. Anche a livello nazionale si stanno prendendo provvedimenti per ridurre il gioco e il fenomeno della ludopatia, tra questi c’è la regolamentazione degli spot pubblicitari. La pubblicità, infatti, ha un ruolo fondamentale, perché sponsorizzando le offerte i casinò cercano di ottenere un duplice obbiettivo: attirare nuovi clienti e al contempo fidelizzare quelli che già frequentano la loro piattaforma.

Con il decreto legge dell’8 agosto 2016 sono stati quindi regolamentati gli spot relativi al gioco d’azzardo in tv, il mezzo dove sono maggiormente veicolati, impedendone la trasmissione dalle 7 alle 22 sulle reti generaliste e i canali tematici per i minori, mentre nessuna limitazione è stata imposta alle tv specializzate e alle pay TV di Sky e Mediaset. Multe salate, dai 100mila ai 500mila euro, sono previste per chi non rispetta.