Pietrelcina

Provengono da Campania, Puglia, Sicilia e anche dalla lontana Polonia. Tutti in viaggio anche oggi per trascorre il 1 maggio a Pietrelcina tra fede e cultura. C'è chi per la prima volta ha deciso di visitare i luoghi natali di San Pio e chi invece ogni anno non manca all'appuntamento con il piccolo borgo sannita. “

Veniamo dalla Polonia perché siamo molto devoti e vogliamo visitare i luoghi di San Pio”, commenta la guida che fa strada a un nutrito gruppo di fedeli che dopo aver visitato il convento di Padre Pio sono pronti a recarsi nel centro del paese per raggiungere la chiesa Madre e poi il centro storico dove è ancora possibile ammirare la casa e tutti i luoghi legati all'infanzia del piccolo Francesco Forgione. “Lì dove tutto ebbe inizio”.

E' tra quelle case, tra quelle mura in pietra che il giovane San Pio mosse i suoi primi passi. E ancora oggi sono proprio quelle stesse stanze, quel centro storico in pietra tra viuzze e salite ad attrarre a ogni festività tantissimi visitatori.

Per il sindaco Domenico Masone le tante presenze nella sua cittadina non sono più una sorpresa ma un dato di fatto da sostenere e valorizzare. “Sicuramente sarà anche l'effetto della venuta del Santo Padre nella nostra terra che ha favorito un incremento ulteriore delle presenze a Pietrelcina”, commenta il primo cittadino evidenziando come il turismo religioso diventi anche importante occasione di “valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti tipici”. In piazza questa mattina era possibile anche degustare il tipico carciofo di Pietrelcina. Un clima di festa, dunque, per i tanti pellegrini giunti anche in occasione della Festa dei lavoratori a Pietrelcina. Di qui l'appello del sindaco a Provincia e Regione: “Speriamo che queste presenze siano un sollievo per l'economia di tutta la provincia. Bisogna fare in modo che chi viene decida di restare anche più giorni. Noi ci proviamo ma siamo un piccolo comune, per cui speriamo e confidiamo in una ragionevole programmazione provinciale e regionale”.