Il periodo è negativo, ma il direttore Nifo non fa drammi, lo Sporting Guardia saprà uscire da questo momento di grande difficoltà. Due sconfitte consecutive che hanno arrestato la corsa ma soprattutto hanno permesso alla società di riflettere e capire che bisogna cambiare la rotta, puntare a qualcos'altro.
“La corsa si è fermata – inizia il direttore sportivo – perchè è un periodo nel quale ci mancano tanti giocatori. Abbiamo utilizzato tantissimi giovani e abbiamo capito, proprio in questa situazione, che questo deve essere il nostro futuro. Vogliamo arrivare a giocare con atleti giovani sapendo che serve pazienza ma che, piano piano, i risultati arriveranno”.
Nell'attesa che tutto ciò possa concretizzarsi, intanto si allontana l'obiettivo play off, ma Nifo è disposto anche a farne a meno pur di riuscire a concretizzare l'idea legata allo Sporting Guardia.
“Non è un problema di play off, se vogliamo li facciamo anche perchè possiamo ridurre il distacco dalla seconda della classe, contro la quale dobbiamo ancora giocare. Non serve fare i play off adesso se poi non si può costruire nulla per il futuro. I giovani devono essere parte integrante di questo nuovo corso per fare un discorso duraturo nel tempo perchè è il calcio che deve rimanere a Guardia. Stiamo lavorando per questo, anche a costo di incappare in sconfitte. Quando si gioca con tanti giovani può succedere di incappare in situazioni del genere. Preferiamo mandare giù qualche boccone amaro adesso in previsione futura”.
Questa considerazione è nata dopo aver osservato la squadra senza i cosiddetti big.
“Non possiamo affidarci a giocatori che costano tanto, quello che a noi interessa è un progetto duraturo fatto con pochi soldi. Un torneo nel quale abbiamo speso tanto lo abbiamo già fatto, ma non vogliamo ripeterlo”.
Una virata decisa nella progettualità, un passaggio doveroso e anche giusto. Una nuova idea di calcio che dovrà essere sviluppata senza Fasano che porterà a termine la stagione per poi provare una nuova avventura.
“In principio avevo sottovalutato la dichiarazione del mister, ma il presidente Garofano mi ha fatto riflettere e, pensandoci bene, l'aver detto con grande anticipo che questo sarebbe stato l'ultimo anno a Guardia ci ha condizionato, non possiamo negarlo. Molti giocatori hanno mollato per questo. Per carità, il discorso dell'allenatore è legittimo perchè vuole capire se riesce a realizzarsi anche in un'altra realtà ma, senza volerlo, ha destabilizzato l'ambiente. Secondo me era meglio aspettare un po' perchè, pensandoci bene, la decisione comunicata prima ha danneggiato anche lui. Il biglietto da visita per una nuova squadra poteva essere diverso. Ma questo non cambia la sostanza, noi rimaniamo legati a Gaetano Fasano che ha scritto pagine di storia con lo Sporting Fasano che non saranno mai cancellate”.
Tornando al Guardia 2.0, c'è da dire che la società si è portata avanti col lavoro e i risultati si vedono nel torneo juniores.
“Ci siamo lanciati anima e corpo sul progetto juniores e stiamo cercando di vincere il campionato perchè il prossimo anno vogliamo giocare in Eccellenza con tutti i mezzi. Ma non vogliamo farlo per un anno e poi sparire. Vogliamo aprire una strada perchè, se un giorno non dovessimo esserci io o il presidente Garofano, il calcio a Guardia non sarebbe a rischio”.