Fumata nera ieri in Confindustria nella trattativa tra i sindacati e una delegazione dell'azienda Cam di Paolisi relativamente ai 50 licenziamenti paventati per i dipendenti.
Nella giornata di ieri, infatti, un gruppo di lavoratori dell'azienda con sede in Valle Caudina, che si occupa di componentistica aerospaziale, si è riunita sotto la sede di Confindustria per protestare contro i 50 licenziamenti prospettati dalla proprietà in seguito ad un calo delle commesse (leggi qui).
Non è andata bene la trattativa che si è tenuta nel palazzo Strega Alberti tra i vertici e la Fiom, come spiega il segretario provinciale Luciano Vecchia: “La giornata si è chiusa con un mancato accordo visto che l'azienda era ferma sulle proprie posizioni (non concedere la cassa integrazione straordinaria a rotazione n.d.r.) pur mostrando qualche disponibilità a fare un passo indietro rispetto ai licenziamenti. Il problema è che non vogliono anticipare le somme legate alla cassa integrazione e non vogliono fare la rotazione”.
Si è chiusa con il mancato accordo dunque, e Vecchia spiega cosa accadrà ora: “Ora aspettiamo la convocazione da parte della Regione in Campania, ci sono 30 giorni per verificare se, con la mediazione della regione, si potrà addivenire ad un accordo sulla cassa integrazione straordinaria a rotazione. Ma il mancato accordo era ciò che in realtà temevamo, già vedendo che all'incontro è venuto esclusivamente il responsabile del personale mentre altri incontri erano presenti i vertici dell'azienda. Era chiaro che non si poteva fare un discorso del genere e si suppone che il mancato accordo sia utile anche per prendere tempo. Dal canto nostro ribadiamo che la possibilità di arrivare ad un accordo c'è”.
Crisvel