di Andrea Fantucchio
Insulti volgari e quella porta aperta mentre il bus era in viaggio. C'è subito chi, sulla scorta di quanto accaduto a Napoli, aveva urlato al fenomeno delle baby gang in Irpinia. La Procura presso il tribunale dei minori di Napoli ha chiuso le indagini per quattro ragazzi del mandamento accusati di interruzione di pubblico servizio e oltraggio a pubblico ufficiale. Un'inchiesta nata da quanto accaduto a metà gennaio su un pullman di linea Avellino-Avella. Per l'accusa, durante il viaggio, i quattro ragazzini avrebbero insultato l'autista donna. Lei aveva provato più volte a tranquillizzarli senza successo. Anzi: gli indagati, mentre il pullman procedeva sulla strada statale 7 bis, a Mugnano del Cardinale, avrebbero anche azionato il sistema di emergenza facendo aprire una porta posteriore e costringendo l'autista a fermarsi.
Era così partita la chiamata ai carabinieri della stazione locale. A occuparsi delle indagini la compagnia di Baiano agli ordini del comandante Gianluca Candura. I militari erano riusciti rapidamente a risalire all'identità dei quattro minorenni.
Un episodio che aveva lasciato il segno nella comunità mandamentale. Anche perché in quelle settimane si erano rapidamente registrati diversi episodi di cronaca che avevano avuto come protagonisti dei giovanissimi. Ricorderete il caso del ragazzo di Altavilla Irpina legato a un albero dopo essere stato pestato da due coetanei.
Agli indagati sono ora stati recapitati gli inviti a comparire dalla Procura. Nei prossimi giorni i quattro, rappresentati dagli avvocato Antonio Falconieri, Giovanni Iacobelli e Modestino Prisco, dovrebbero perciò essere ascoltati dagli inquirenti. E provare a offrire la loro versione dei fatti. Poi toccherà ai magistrati decidere se richiedere il rinvio a giudizio.