Continuano le indagini sull'omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo.
L'ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita nei giorni scorsi nei confronti di una cinquantina di indagati al centro di una inchiesta su un traffico internazionale di stupefacenti verrà trasmessa dagli inquirenti della Dda di Napoli ai magistrati della procura di Salerno titolari delle indagini sulla morte della fascia tricolore cilentana, uccisa il 5 novembre 2010. I reati contestati che hanno portato al blitz sono: associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro di provenienza illecita e riciclaggio.
Lo scambio reciproco di informazioni tra le due procure si riferisce alla posizione del brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Napoli e accusato di presunti stretti legami con uno dei boss del narcotraffico. Proprio Cioffi, accusato di appartenenza all'associazione per delinquere, era già stato coinvolto in passato negli atti di indagine svolti sul caso Vassallo.
Un testimone avrebbe riferito di averlo visto in zona proprio nei giorni vicini all'omicidio. Questa circostanza però non risultò confermata dagli approfondimenti investigativi. Intanto si continua nella ricerca della verità per un delitto avvolto ancora nel mistero ma che ormai sembra essere sempre più circoscritto al mondo della droga e dello spaccio sul territorio cilentano.
Per il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, intervenuto nei giorni scorsi sull'argomento, questo delitto non deve assolutamente restare impunito. “Il sindaco aveva dato fastidio alla criminalità sotto diversi profili – ha detto De Raho - bisognerà ora prestare la massima attenzione per poter individuare i responsabili”.
S.B.