Questa mattina nella chiesa di Sant’Ippolisto c’erano almeno cinquecento studenti (nella foto di Antonio Cucciniello) ad ascoltare la storia di Sami Modiano. L’85enne sopravvissuto allo sterminio degli ebrei di Auschwitz-Birkenau ha raccontato agli alunni frequentanti il liceo scientifico “De Caprariis” e le terze classi della scuola media “Masi” l’orrore dei campi di concentramento nazisti. Un racconto toccante, terribile, incredibile.
«I miei occhi hanno visto cose - ha esclamato ad un certo punto Modiano - che non potete neanche immaginare. E se oggi sono qui a raccontarle è perché spero che nessuno possa mai più rivederle. Credo nei giovani e da dieci anni porto la mia testimonianza nelle scuole e accompagno gruppi di studenti nei luoghi dell’Olocausto. Da quando faccio questo ho trovato il senso della mia vita e lo farò fino al giorno della mia morte. Quando ho vissuto la drammatica esperienza del campo di concentramento avevo appena 13 anni, deportato, insieme a mio padre Giacobbe, a mia sorella Lucia e duemila greci di religione ebrea, nell'abominevole realtà di Auschwitz-Birkenau a cui solo in 31 sopravvissero».
Il padre e la sorella scelsero, come tanti altri, la via del suicidio per porre fine alle loro sofferenze. Sami Modiano riusci, invece, a sopravvivere grazie all’aiuto di due ebrei che lo sollevarono dopo esser caduto durante il tragitto da Birkenau ad Auschwitz.
La dirigente del Liceo, Maria Stella Berardino, alla fine del lungo racconto, durato circa due ore, insieme al parroco della chiesa don Enzo De Stefano, al comandante della stazione dei Carabinieri Costantino Cucciniello ed al sindaco Paolo Spagnuolo, ha salutato tutti, aggiungendo: «Ringrazio il sig. Sami Modiano per la sua straordinaria testimonianza, che ci ha lasciato tutti senza parole».
Gianluca Roccasecca