San Giorgio del Sannio

Sarà interrogato lunedì dal gip del Tribunale di Nola Livia De Gennaro, che ha adottato l'ordinanza di custodia cautelare, Massimo Colarusso (avvocati Vincenzo Regardi e Roberto Pulcino), 50 anni, di San Giorgiio del Sannio, finito agli arresti domiciliari in un'indagine antidroga diretta dalla Dda di Napoli e condotta dagli agenti del commissariato di Nola e della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile partenopea.

Si tratta di uno dei due sanniti – l'altro è un 32enne di Calvi – rimasti imbrigliati in una attività investigativa che ha messo nel mirino due presunte associazioni per delinquere impegnate nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti; in particolare, cocaina ed hashish.

Trentacinque, complessivamente, gli indagati, trentadue i destinatari dei provvedimenti restrittivi: 18 in carcere, il resto agli arresti in casa. E', quest'ultima, la misura disposta per Colarusso, che gli inquirenti ritengono un presunto componente di uno dei gruppi. Un addebito dal quale, se non si avvarrà della facoltà di non rispondere, il 50enne potrà ora difendersi dinanzi al giudice.

L'inchiesta, denominata 'Primavera nolana', è andata avanti per due anni ed è stata scandita da sequestri di 'roba', arresti in flagranza e segnalazioni alle prefetture dei consumatori. Riguarda fatti che si sarebbero svolti nel 2015 ed include anche un capitolo relativo a furti ed estorsioni che sarebbero stati commessi per procurarsi il denaro da reinvestire nell'acquisto della droga.

Nella ricostruzione operata dalla Dda, da Nola, punto di partenza, il 'giro' si sarebbe esteso anche alle province di Avellino, Benevento e Caserta. Frutto di una organizzazione, sostiene l'accusa, fatta di ruoli precisi e di uno scambio di informazioni che avrebbe evitato la sovrapposizione degli incarichi.

Esp