Santa Maria Capua Vetere

“Il parere della Regione Campania sarà determinante e vincolante ai fini della individuazione della caserma Andolfato quale centro permanente per il rimpatrio degli immigrati. Ecco perché è necessaria una forte iniziativa istituzionale da parte del Sindaco Mirra, e di tutti i consiglieri regionali di Terra di Lavoro, affinchè venga chiesto nuovamente al Presidente De Luca di esprimere parere negativo al progetto del Viminale, come feci io nel giugno dello scorso anno con una mia lettera indirizzata proprio al Governatore della Campania”.

 

A dichiararlo Camilla Sgambato, componente della Direzione nazionale del Pd e prima firmataria, un anno fa, di una interpellanza urgente al Ministero dell’Interno per scongiurare la allocazione di un Cpr nella caserma militare ubicata tra Santa Maria C.V. e Capua, supportata anche da una forte mobilitazione del gruppo consiliare e del circolo cittadino del Partito Democratico. 

 

"Nel rispondere nell’aula della Camera alla mia interpellanza urgente, il sottosegretario Manzione riferì che, presso il Gabinetto del Ministro dell'Interno, era stato convocato un tavolo tecnico al fine di individuare, d'intesa con le regioni, strutture da destinare, nella massima condivisione istituzionale, a centri permanenti per il rimpatrio sul territorio nazionale. All’epoca, il predetto tavolo non aveva ancora concluso la ricognizione delle possibili strutture da attivare, pur confermando in quella sede che l'eventuale destinazione della Andolfato a Cpr era una delle ipotesi allo studio del Ministero.

Il Governo spiegò che, comunque, ci sarebbe stato bisogno di una intesa con la Regione Campania chiamata a fornire un parere sulla individuazione del sito, ecco perché lo scorso anno chiesi al presidente De Luca che tale parere fosse assolutamente negativo.

Analoga iniziativa devono oggi assumere il Sindaco della città di Santa Maria Capua Vetere, e faccio appello anche ai consiglieri regionali casertani di ogni parte politica, con una seconda richiesta a De Luca di esprimere un no fondamentale perché la Caserma Andolfato non venga destinata ad un utilizzo che non le è proprio perché inserita nel centro abitato, neppure 'facilmente raggiungibile', non essendo vicina a stazioni, aeroporti civili o centri di imbarco.

Il piccolo territorio cittadino, così come in passato, non sarebbe in grado di gestire l'impatto di tale struttura che, peraltro, si trova nelle immediate vicinanze dell'area archeologica dell'antica Capua (sito di rilevanza nazionale)”, conclude Sgambato.