Nocera Inferiore

Al gip che lo ha interrogato ha detto di non aver fatto alcun sorpassato azzardato e che la sua auto è stata travolta mentre viaggiava sulla sua corsia. E’ questa la versione di Marco Avagliano, il 47enne di Cava de’ Tirreni indagato per omicidio stradale.

La sua Opel Astra si è schiantata con la Punto a bordo della quale viaggiava anche Raffaele Rossi, il 17enne di Sant’Egidio del Monte Albino che ha perso la vita nell’incidente nella notte tra sabato e domenica scorsi. Per il giudice del tribunale di Nocera Inferiore la dinamica è ancora tutta da chiarire. Di qui la decisione di rimettere in libertà il 47enne cavese.

Al vaglio anche le immagini di videosorveglianza di una ditta che si trova a poca distanza dal luogo del sinistro, oltre ad un paio di testimonianze di persone che avrebbero assistito alla scena.

La procura ha inoltre nominato un perito che avrà l’incarico di ricostruire quei drammatici momenti che sono costati la vita ad un ragazzo di appena 17 anni, ennesima vittima della strada. Oggi i funerali nella chiesa di Sant’Antonio da Padova ad Orta Loreto, dopo che la salma è stata liberata in seguito all’autopsia. Intanto, si continua a pregare per gli altri due suoi amici ancora ricoverati nel reparto di rianimazione dell’Umberto I. Le loro condizioni restano gravi, mentre è scattata la gara di solidarietà tra i coetanei dei ragazzi per donare sangue.

Insomma, una tragedia i cui contorni sono ancora tutti da chiarire in attesa delle indagini da parte di procura e carabinieri.

Si era ipotizzato in un primo momento che lo scontro frontale fosse stato causato da un sorpasso pericoloso, effettuato tra l'altro in un punto dove è vietato, a riportarlo anche la segnaletica presente. Sicuramente le vetture procedevano entrambe a velocità sostenuta. Sull'asfalto segni di frenata per oltre 30 metri. 

Giovanbattista Lanzilli