Altavilla Irpina

 

di Andrea Fantucchio

Due chili e trecento grammi di cocaina e mezzo quintale di hashish tenuti nella Cinquecento parcheggiata in garage: per un valore di quasi 700mila euro. Elementi d'indagine che, uniti alla confessione dell'imputato, avevano portato alla condanna in primo grado di 11 anni per il 44enne di Altavilla Irpina R.A. La Corte di Appello di Napoli, accogliendo quanto sostenuto dalla difesa condotta dagli avvocati Gaetano Aufiero e Raffaele Tecce, ha stabilito uno “sconto” di due anni. 

Come è nata l'indagine che ha portato al processo

La vicenda giudiziaria scaturisce da un’operazione del carabinieri della compagnia di Mirabella Eclano eseguita nell’ottobre del 2016. Tutto era nato da un posto di blocco. L’imputato - fermato dai militari - era parso particolarmente nervoso. Secondo il racconto degli investigatori li avrebbe “spinti a dirigere la loro attenzione verso altri e più pericolosi criminali”. Un atteggiamento che aveva finito per insospettire ulteriormente i militari.  Era così scattata la perquisizione domiciliare. I carabinieri avevano “passato al setaccio” tutte i vani dell’abitazione fino al controllo decisivo nel garage. Così l'imputato era finito ai domiciliari. 

Attenzione puntata su Altavilla e l'hinterland

Un’operazione che aveva riportato Altavilla Irpinia alla ribalta della cronaca locale: crocevia privilegiato per il traffico di sostanze stupefacenti, agevolato dalla posizione geografica al confine fra due province, l’Irpinia e il Sannio. Lo stesso comune irpino, recentemente, è stato teatro di un’altra indagine della compagnia di Mirabella che ha portato a quattro arresti e al giudizio immediato per gli imputati. Gli investigatori ipotizzano una fiorente attività di spaccio che si sviluppa intorno al rettilineo di Altavilla Irpina: così l’inchiesta è stata ribattezzata Straight.