Venticano

 

di Andrea Fantucchio 

L'arrivo dei soccorsi non ha potuto salvarlo. Purtroppo l'uomo era già morto: il dramma si è consumato lungo la A16 Napoli-Canosa, direzione Bari, nel territorio di Venticano. Dove questa mattina un uomo si è lanciato da un cavalcavia, all'altezza del chilometro 69+400. In questo momento una squadra dei pompieri sta cercando di recuperare il corpo precipitato nel burrone. Si tratta di un 52enne medico del casertano che si era allontanato di casa facendo perdere le sue tracce. Così erano partite le ricerche nelle quali sono state impegnate anche l'unità cinofila e il nucleo speleo alpino fluviale dei vigili del fuoco oltre al distaccamento di Grottaminarda e alla Polstrada.

Ad attirare l'attenzione della task force l'auto dell'uomo parcheggiata non distante dal cavalcavia. Stando a una prima ricostruzione, i soccorritori, dopo essersi sporti, avrebbero visto il corpo in fondo al dirupo. Sono seguiti attimi di forte concitazione, c'era chi sperava che l'uomo fosse ancora vivo.

I caschi rossi si sono calati nel burrone, facendosi spazio nella vegetazione circostante. Purtroppo le piante non sono riuscite ad attutire il colpo. Troppo gravi le ferite riportate, l'uomo è probabilmente morto sul colpo. Ora toccherà al medico legale condurre l'esame esterno del cadavere. In Procura, come da prassi, è stato aperto un fascicolo. Il sostituto di turno deciderà nelle prossime ore se disporre l'autopsia o riconsegnare immediatamente la salma ai familiari per la celebrazione dei funerali. Purtoppo solo ieri vi avevamo raccontato di un dramma simile. A perdere la vita una 34enne che si era lanciata giù da un viadotto, a Paternopoli, a metà marzo. Dopo settimane di agonia ieri il suo cuore ha smesso di battere, straziando la comunità di appartenenza della donna.