di Andrea Fantucchio
«Un oltraggio alla giustizia», così la difesa di due coniugi di Pratola Serra, rappresentata dall'avvocato Gaetano Aufiero, ha definito quanto vissuto dai sui assistiti prima che il giudice per le udienze preliminari, Paolo Cassano, li prosciogliesse dall'accusa di stalking.
Tutto inizia a gennaio del 2017. Quando marito e moglie sono finiti in ospedale: lei con una frattura scomposta del naso, lui con quella della mandibola. Hanno raccontato che ad aggredirli era stato il vicino del piano di sopra, un 30enne del posto che domani comparirà di fronte al gup, Antonio Sicuranza, per rispondere di lesioni pluriaggravate. I due lo hanno denunciato anche per stalking e sono in attesa che sia fissata l'udienza preliminare.
Per i due coniugi l'aggressione, che si era consumata a gennaio di fronte ai figli, sarebbe scaturita da futili motivi. Nello specifico la madre del 30enne, infastidita dalla puzza del sigaro che l'uomo stava fumando sul balcone, gli avrebbe detto di smetterla. Poi il presunto aggressore sarebbe sceso al piano di sotto pestando – come detto – i due coniugi e mandandoli in ospedale. Il marito – interrogato dal giudice – ha raccontato anche come lui e sua moglie siano stati vittime di diversi episodi di stalking: telefonate dell'uomo ma anche altri tentativi di aggressione. In un'occasione il 30enne li avrebbe inseguiti colpendo l'uscio della loro abitazione armato di roncola. Alla fine la coppia ha deciso, anche su richiesta dei figli entrambi minorenni, di trasferirsi altrove. Il 30enne - a tre mesi dalla denuncia ricevuta - aveva a sua volta queralato marito e moglie per stalking. Ieri mattina il pubblico ministero, Luigi Iglio, ha chiesto il rinvio a giudizio degli imputati, ma il giudice per le udienze preliminari ha invece deciso per il proscioglimento.