I carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno arrestato Vincenzo Serluca, 52enne di Battipaglia, a seguito della condanna alla pena definitiva di 3 anni e 8 mesi di reclusione, e 12mila euro di multa, emessa dal Tribunale di Salerno per detenzione ai fini di spaccio di 100 grammi di cocaina. I fatti fanno riferimento al 10 ottobre 2016. Quella sera l’uomo venne sorpreso a Battipaglia subito dopo aver ricevuto lo stupefacente da Antonio Tarantino, giovane originario di Secondigliano. Durante l’intervento dei militari dell’Arma, l’operaio originario di Battipaglia tentò di nascondere i 1.500 euro che avrebbe dovuto consegnare per l’acquisto della cocaina.
Antonio Tarantino è figlio del ben più noto Daniele, divenuto, dopo la cruenta faida del 2004 con gli “Scissionisti”, fra i più autorevoli esponenti del clan “Di Lauro”, organizzazione camorristica attiva nell’area a nord del capoluogo partenopeo, e arrestato il 21 dicembre 2010 dalla Sezione catturandi dei carabinieri di Napoli nell’ambito di una vasta attività investigativa che colpì l’allora direttivo di un’associazione criminale fra le più temute in ambito nazionale ed i cui proventi illeciti sono stati riciclati in tutto il mondo.
La completa disarticolazione del clan fu portata a termine il 12 giugno 2013, allorquando sempre la Sezione catturandi ed il Ros di Napoli diedero esecuzione ad un’imponente misura restrittiva emessa dal Tribunale partenopeo nei confronti di 110 fra promotori, esponenti ed affiliati alla citata consorteria camorristica, dedita al traffico ed allo spaccio di stupefacenti nel rione dei Fiori, il cosiddetto “Terzo Mondo” di Secondigliano, storica roccaforte della famiglia Di Lauro, che ha ispirato anche film e diverse serie TV. Serluca è stato rinchiuso nel carcere di Fuorni, a Salerno.
GbL