Rotondi

Veleni sul congresso Pd che si celebrerà domenica prossima a Rotondi. Ancora una volta il circolo caudino finisce al centro di un braccio di ferro tra i rappresentanti locali. Gli organi provinciali hanno infatti escluso clamorosamente la lista che fa riferimento al sindaco Antonio Russo, una delle poche fasce tricolori iscritta al partito sul territorio.
“E’ incredibile che avendo la maggioranza dei tesserati e guidando un comune che ha resistito al ciclone 5 Stelle, con un 19% cittadino per il Pd, sprezzante delle più elementari regole della democrazia i vertici del partito irpino Ermini, Di Guglielmo e Pagliaro diano la stura a scelte antidemocratiche”: questo il commento di Antonio Russo, che ha provato (inutilmente) a far sentire la propria voce con il commissario inviato da Roma per districare la matassa del Pd sul territorio.

“Così si distrugge il partito, e viene meno il loro ruolo di garanti”, l’atto d’accusa del sindaco rotondese. Come si ricorderà, nell’ultimo congresso cittadino il clima si fece talmente rovente che intervennero i carabinieri.
Per il sindaco ne viene fuori, dunque, una competizione menomata il cui esito sarà solo quello di danneggiare ulteriormente il Pd in paese e in Valle Caudina.
“Un imbroglio a danno della democrazia e del partito, irrispettoso per chi crede in una risalita frutto di un percorso democratico. Non posso fermarmi”, le parole di Antonio Russo.

GbL