Moltissimi giovani, fiori bianchi e lacrime a rigare i volti dei tanti presenti al funerale di Nicola Marra, il 21enne morto la notte di Pasqua, dopo essere precipitato in un vallone nei pressi di Positano. Il ragazzo napoletano, aveva trascorso una serata con degli amici in una discoteca a Positano, sarebbe morto sul colpo dopo essere caduto in un dirupo per circa 70 metri.
“Possiamo sentirci rappresentati ciascuno di noi: le condanne non sono solo quelle dei tribunali, anche Nicola è vittima di una società molte volte distratta verso le aspettative dei giovani, silente e opportunista, che segue la logica del produrre e dell’apparire”: Sono le parole di Padre Calogero, priore dei francescani, che oggi alle 15 nella chiesa di Santa Caterina a Chiaia ha celebrato i funerali del giovane.
“Tutti siamo vittime e artefici di un sistema che non è immutabile ma che può cambiare se ognuno di noi si impegna, se davanti a tragedie come queste ci chiediamo non chi vogliamo apparire ma chi vogliamo essere. Puntiamo a vivere sulla sostanza e non sull’apparenza, non sull’effimero” ha continuato il frate. Una cerimonia toccante, la madre del 21enne ha avvertito un malore, mentre una ragazza, forse per il dolore, è svenuta.
Presenti i tanti amici di Nicola, anche quelli che erano con lui la drammatica sera di quello che appare sempre più chiaramente un tragico incidente. Il giovane si era allontanato dal locale da solo, tra le 4.30 e le 6 del mattino, dopo aver forse bevuto troppo, aveva camminato per circa 25 minuti tra i sentieri impervi della Costiera fino a perdersi e a cadere nel vuoto.
Ieri è stata eseguita l'autopsia nell'obitorio dell'ospedale Ruggi D'Aragona di Salerno, ad uccidere Nicola le ferite riportate in seguito alla caduta nel vallone. Si dovrà attendere ancora per sapere invece i risultati delle indagini tossicologiche sul ragazzo.
S.B.