Sant'Anastasia

 

di Simonetta Ieppariello

Sono ore di massima allerta in Campania per l’allarme terrorismo con l’arrivo di 1500 agenti in più a presidiare obiettivi sensibili, quelli di maggiore ritrovo di turisti e fedeli, per garantire la sicurezza nella Settimana Santa. Due gli allarmi bomba in poche ore scattati a Napoli città, sempre zona metro ai Commi Aminei.

Stamattina sulla metropolitana Linea 1 per un pacco sospetto lasciato alla stazione la circolazione è stata sospesa nuovamente a distanza di poche ore dall’allarme di ieri sera alla fermata Università, e la polizia è tornata a ispezionare il metrò. La busta incustodita, alla fine, si è rivelata contenere una macchina telecomandata.

I dirigenti coordinatori della centrale hanno immediatamente attivato le procedure di sicurezza, sospendendo per una decina di minuti la circolazione. I treni sono stati fermati prima di giungere alla stazione Colli Aminei.

Rafforzate le misure antiterrorismo anche a Sant'Anastasia, nel vesuviano, per il classico pellegrinaggio del lunedì in Albis al santuario della Madonna dell'Arco, dove sono attesi migliaia di pellegrini per la consueta processione per chiedere la grazia alla Vergine.

Decine di carabinieri e militari dell'esercito, stanno presidiando le strade limitrofe al santuario, mentre per lunedì saranno disposte barriere anti-tir e più uomini delle forze dell’ordine nel luogo dove le migliaia di "fujentì", provenienti da ogni parte d'Italia, percorreranno l'arteria cittadina per poi prostrarsi davanti al quadro della Vergine.

Ieri arresti eccellenti dell’antiterrorismo anche in Campania. A Napoli e Caserta avevano fabbricato una falsa carta d'identità e un falso permesso di soggiorno anche per Anis Amri, il jihadista che nel 2016 compì l'attentato ai mercatini di Natale di Berlino che causò 12 morti e oltre 50 feriti. Una banda di quattro tunisini legati da vincoli di parentela è finita ieri agli arresti nel corso della vasta operazione di Antiterrorismo scattata tra la notte e l'alba su ordine della procura di Roma. Due dei criminali risiedevano nel centro di Napoli, gli altri due a Casal di Principe e a Villa di Briano.