Chi ha vissuto i giorni e le ore che hanno preceduto la consegna delle liste elettorali non hanno dubbil. Per descrivere Giuseppe Molinaro, consigliere comunale e lealista di ferro, alle prese con le firme a sostegno di “De Luca Presidente”, l'immagine migliore è quella di Fabio Cannavaro nel 2006, coppa del mondo alla mano. Persino i più stretti collaboratori, col sorriso, raccontano che non ci si poteva neppure avvicinare a Molinaro se aveva il modulo con le firme di sottoscrizione della lista con sé: poteva mordere. «Fabio Cannavaro nel 2006 – raccontano – sarebbe stato più propenso a cedere in mani altrui la coppa del mondo...Molinaro invece, quelle firme non le avrebbe lasciate neppure per un secondo». I più vicini a Molinaro addirittura azzardano che probabilmente il consigliere sarebbe stato di mentalità più “free” con i suoi voti in quel modulo, ma con le firme no, proprio no. Missione compiuta però: e se il tribunale di Benevento, terzo piano, non è come l'Olympiastadion di Berlino pazienza.
Penna a sfera