Cusano Mutri

Il sostituto procuratore Donatella Palumbo aveva proposto l'archiviazione, ritenendo infondata la notizia di reato e non sostenibile l'accusa in giudizio, ma il gip Flavio Cusani ha disposto che l'indagine vada avanti per altri sei mesi, perchè incompleta. Era quanto chiedevano, in alternativa all'imputazione coatta, le parti offese, che per questo si erano opposte alla scelta della Procura, nell'inchiesta per abuso d'ufficio, omissione in atti di ufficio e turbativa d'asta a carico del sindaco di Cusano Mutri, Giuseppe Maria Maturo (avvocato Antonio Barbieri), e di Nicola Russo (avvocato Alberto Mignone), capo dell'ufficio tecnico comunale.

Le ipotesi di reato prospettate sono relative ad alcune gare d'appalto finite nel mirino dell'attività investigativa avviata dai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita dopo alcune denunce presentate, a partire dal marzo 2015, dall'ex primo cittadino cusanese, Pasquale Frongillo (avvocato Federico Luig Di Mezza) e dal legale rappresentante di una impresa, assistito dall'avvocato Giuseppe Maturo.

Tutto ruota attorno ad alcune gare (tra gli altri, i lavori della scuola media e di sistemazione di un torrente) avviate dall'amministrazione guidata da Frongillo, poi sconfitto da Maturo, nella sua corsa alla riconferma, il 24 maggio del 2014, ed aggiudicate ad alcune ditte. Una vittoria alla quale sarebbero seguiti la sostituzione del vertice dell'ufficio tecnico, il cambio delle commissioni e l'aggiudicazione degli interventi – alcuni sono ancora in corso di esecuzione – ad altre ditte, accreditate– a parere dei denuncianti – di presunti rapporti familiari con alcuni esponenti di maggioranza.

Una circostanza tutta da verificare, ovviamente: un compito che la dottoressa Palumbo aveva delegato ai carabinieri, che non sarebbero però riusciti a svolgerlo perchè impegnati, contemporaneamente, nell'attività investigativa sulle vicende del Comune di San Lorenzo Maggiore, attese, ormai, dalla sentenza del Tribunale. Tre le richieste di archiviazione avanzate dal pm, tutte rintuzzate dai legali di Frongillo e dell'imprenditore, questa mattina l'ultima camera di consiglio e la decisione del giudice: altri sei mesi di indagini.

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