Erano classificati in teoria come "enti no profit", con profili fiscali non commerciali o con scopi socioculturali. In realtà si trattava di vere e proprie attività commerciali, dissimulate all'erario con l'obiettivo di beneficiare in maniera indebita di un regime tributario favorevole rispetto a quello ordinario. Un escamotage, secondo le fiamme gialle, con l'obiettivo di pagare meno imposte. Ma la guardia di finanza di Nocera ha eseguito una serie di controlli nei confronti di queste attività nel territorio di Angri.
Tre i circoli individuati dai finanzieri: due di questi svolgevano attività di ristorazione, mentre l'altro era un salone di acconciatura maschile. Avviate le indagini per risalire alle eventuali autorizzazioni, fra cui quelle sanitarie, in mancanza delle quali scatta l'immediata chiusura. Come se non bastasse, all'interno di due ristoranti sono stati scovati anche 7 lavoratori completamente "in nero".
Per tutti i falsi enti no profit sono scattati anche i controlli fiscali per tassare i volumi d'affari derivanti dalle attività commerciali esercitate al pubblico e non solo per gli associati. "In tal modo - si legge nella nota stampa a firma del comando provinciale della guardia di finanza salernitana - sono state ristabilite le corrette regole di competitivita` commerciale con i similari esercizi commerciali della zona, finora penalizzati dalla concorrenza sleale posta in essere dai falsi circoli che avrebbero dovuto operare “a numero chiuso”. Sono in corso ulteriori controlli di polizia economico-finanziaria sul territorio allo scopo di smascherare altri “furbetti”.
Solo qualche giorno fa (qui l'articolo) un'operazione simile era stata condotta sempre nell'agro nocerino sarnese, nel territorio del comune di Sarno. In questo caso, nel mirino delle fiamme gialle bar e parrucchieri, anche questi camuffati da enti senza scopo di lucro.
Giovanbattista Lanzilli