Capaccio

“A poche settimane dal via ufficiale alla stagione estiva, è altamente preoccupante la vicenda del depuratore di Varolato, a Capaccio Paestum, impianto dal quale, a seguito di un cedimento strutturale di una delle vasche, sarebbero fuoriusciti dischetti a causa di un cedimento strutturale di una vasca.

Si tratta di filtri utilizzati per la depurazione delle acque reflue, che sarebbero stati rinvenuti sulle coste dell’isola di Ischia, sul litorale domitio, fino a raggiungere il basso Lazio e la Toscana”. E’ quanto denunciano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà e Michele Cammarano, firmatari di una interrogazione alla giunta De Luca nella quale chiedono di conoscere “le conseguenze, in termini ambientali, del guasto all’impianto e della conseguente diffusione dei filtri di depurazione”.

“Le segnalazioni inerenti alla presenza dei dischetti sulle spiagge – ricordano Muscarà e Cammarano nella loro interrogazione - sono iniziate il 20 febbraio e soltanto un mese più tardi si è risaliti all’individuazione dell’impianto il cui guasto avrebbe provocato la diffusione dei filtri. Intendiamo comprendere per quale ragione chi ha la gestione l’impianto in questione non ha denunciato immediatamente il guasto alle autorità competenti e all’Arpac, così da consentire l’adozione di provvedimenti.

E’ grave, inoltre, che l’ultimo controllo Arpac risulti datato il 22 agosto 2016 e che tra i parametri non conformi vi sia azoto ammoniacale ed escherichia coli. Senza dimenticare che risale a due anni fa lo stanziamento, da parte della Regione, della somma di oltre 4 milioni e mezzo di euro per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Varolato” La dispersione dei dischetti ha portato al sequestro dell'impianto da parte della procura di Salerno, le ipotesi di reato sono disastro ambientale colposo.

S.B.