Pontecagnano Faiano

E' morto in carcere e ha deciso di donare i suoi organi. Il gesto d'amore arriva dal boss Pellegrino Cataldo. A darne notizia il quotidiano “il Centro” di Pescara, in Abruzzo, dove il 68enne di Pontecagnano era detenuto nel carcere di Sulmona.

Aveva scontato 26 anni e a breve sarebbe uscito per buona condotta, prima della scadenza della pena, prevista per il 2022. Negli anni ha però maturato questa decisione, la volontà di donare gli organi, una scelta presa proprio dietro le sbarre. I suoi familiari al momento della morte l'hanno rispettata. Cataldo è deceduto venerdì nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sulmona, dove era ricoverato a seguito di una grave emorragia cerebrale, non operabile, che l'ha ucciso.

All’uomo sono stati prelevati il fegato, espiantato da una équipe giunta con l’elicottero da Palermo (dove si trovava un paziente in attesa di un trapianto), e le cornee che sono state, invece, affidate alla Banca degli occhi dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.

Il prelievo delle cornee è stato eseguito dalla dottoressa Graciela Di Michele, mentre la parte anestesiologica è stata curata dalla sua collega Marianthi Zolotaki.

 Il 68enne si era sentito male mercoledì scorso nella sua cella ed era stato immediatamente soccorso dai medici del penitenziario, chiamati da un altro detenuto che si era reso conto che qualcosa non andasse.

La situazione era apparsa immediatamente gravissima, il 68enne era così stato trasferito con urgenza all’ospedale di Sulmona. Poi venerdì le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate. Per lui non c'è stato nulla da fare. A questo punto i familiari che negli anni erano stati informati della decisione presa dal detenuto, hanno così deciso di procedere seguendo le volontà del loro congiunto,  donando i suoi organi. 

S.B.