di Andrea Fantucchio
Un'ispezione che aveva avuto un epilogo davvero inaspettato. I carabinieri erano venuti a casa per controllare lui e avevano invece trovato lei. Ben nascosta sotto il letto. Momenti di forte imbarazzo: i due ragazzi avevano capito di "averla fatta grossa". Quegli attimi di intimità sarebbero costati loro caro. I carabinieri avevano denunciato il giovane perché aveva violato le prescrizioni degli arresti domiciliari ai quali era sottoposto: non avrebbe potuto incontrare la sua fidanzata. Per lui si erano aperte le porte del carcere di Avellino. Ora tribunale del Riesame di Napoli, accogliendo la richiesta della difesa rappresentata dall'avvocato Danilo Iacobacci, ha concesso l'attenuazione della misura cautelare. L'imputato può quindi tornare a casa.
Una svolta tutto sommato inaspettata per una storia che, per la sua singolarità, aveva presto superato i confini di Mercogliano. Dove il giovane risiede. Quell'ispezione dei carabinieri della stazione locale aveva riempito le pagine dei media locali.
La Procura generale di Napoli, informata dell'accaduto, aveva chiesto l'aggravamento delle misura cautelare alla Corte di Appello di Napoli. Il ragazzo era agli arresti dopo una condanna di primo grado per aver organizzato un'attività di spaccio fra Torrette di Mercogliano e dintorni. La richiesta dei magistrati di Napoli era stata accolta: il giovane era finito dietro le sbarre.
Un provvedimento impugnato dalla difesa dell'imputato. Diverse le contestazioni che hanno spinto il tribunale del Riesame di Napoli ad accogliere l'appello. Il giovane così è tornato agli arresti domiciliari, da scontare nella sua abitazione, in attesa del giudizio di appello che si terrà tra un mese. C'è da giurare che ora non commetterà più un errore come quello che gli è costato un soggiorno indesiderato in carcere.