Benevento

“Mi hanno pugnalato, ferita, ma non mollo. Chi ha tramato contro di me non è all'altezza di Silvio Berlusconi, che è un genio. Questa classe dirigente inadeguata ha portato alla crisi di Forza Italia”.

Nunzia De Girolamo usa le cannonate dei “quantitative easing” di Draghi per dare di nuovo peso al suo caso, alla cancellazione nottetempo della candidatura nel collegio di Benevento a favore del senatore irpino Cosimo Sibilia. Ma nello studio de La 7, nel corso della trasmissione di Giletti, si vede che la De Girolamo ha perso appeal, che è costretta a buttarla in caciara e polemica. Di politico, di serio, in quello studio è stato detto poco. Immaginare la ripresa di un ruolo nel partito attraverso un libro, da scrivere andando in giro per l'Italia dialogando con chi a sua volta non è stato candidato, beh, sarà un colpo di genio difficile da spiegare.

Auguri.

Piuttosto, mentre Forza Italia e anche lo stesso Pd animano dibattiti per capire le ragioni di un crollo, a sorridere per l'ennesima volta sono i 5Stelle: a Benevento hanno incassato l'elezione di Pasquale Maglione: grazie al calcolo degli scarti ha ottenuto un seggio alla Camera nel plurinominale. Che va ad aggiungersi agli altri tre già eletti tra le fila dei grillini: Danila De Lucia, Sabrina Ricciardi al Senato e Angela Ianaro alla Camera.

Numeri importanti per impegnarsi sul territorio, rispetto ai quali difficilmente si otterranno sconti a fine mandato nel caso di risultati poco visibili.

Già, perché questa cosa dell'esame finale, la pagella di fine mandato, insomma, conta. La sta usando Umberto Del Basso De Caro, che di fronte allo sfascio del partito in Campania (una vera Caporetto quel 13%) sta iniziando a puntare l'indice con una critica molto, molto pesante: “Io della rivoluzione annunciata da De Luca, dopo tre anni, non è che abbia visto molto in realtà”.

E quando un'accusa simile parte da un'assemblea di partito, si traduce in una dichiarazione di guerra per chi dovrà intestarsi la guida del partito in Campania.