di Simonetta Ieppariello
E' stata arrestata la donna, una extracomunitaria nigeriana, accusata di aver ucciso il suo compagno a coltellate. E' accaduto a Brindisi. La vittima è un connazionale. La presunta omicida, 23 anni, è una immigrata in regola con il permesso di soggiorno ed è ospite in una struttura del serinese.
L'uomo ucciso aveva 23 anni, è stato ammazzato in un appartamento di via Bastioni Carlo V a Brindisi, la scorsa settimana. Per gli inquirenti della procura pugliese non ci sono dubbi: sarebbe stata la sua compagna ad armarsi di coltello e a colpire ripetutamente. Come detto, l'indagata risiede nella struttura irpina, e lì gli agenti della Volante della Questura di via Palatucci, al comando dal vicequestore Elio Iannuzzi, hanno interrogato e denunciato l'amica della donna. Deve rispondere di falso e truffa ai danni dell'associazione. La donna avrebbe tentato, su richiesta della presunta assassina, di apporre la firma di presenza a Serino, nella notte in cui si è consumato il brutale omicidio. In pratica un tentativo - anche piuttosto ingenuo - di costruirsi un alibi. Tentativo che è stato però scoperto.
Le indagini sono condotte dagli agenti della Questura di Brindisi, in stretta sinergia i colleghi avellinesi, hanno portato all'identificazione della donna e alla presunta collaborazione fornita dalla sua amica. I poliziotti brindisini e avellinesi hanno subito stretto il cerchio intorno all'indagata e la sua rete di amicizie. Subito dopo il delitto sono stati individuati particolari inquietanti su una lite tra la vittima, Callistus Imoyera, di 23 anni, nigeriano, ucciso con almeno due coltellate al torace, e la donna, la connazionale nigeriana. L'omicidio è avvenuto in un appartamento del centro dove risiedono alcuni migranti, tutti regolari sul territorio italiano e in attesa di vedersi riconosciuto lo status di rifugiato. Sul movente del delitto non c'è ancora nessuna certezza, come risultano anche poco chiare le circostanze che hanno innescato la lite tra i due.