Benevento

"Serve solidarietà tra di noi nella sconfitta, perché nella vittoria è troppo facile". Così Umberto Del Basso De Caro nella direzione e assemblea provinciale del Pd di oggi. Si prende atto della sconfitta "il vento non si ferma con le mani. E le forze sovraniste, sommando Cinque Stelle, Lega, Fratelli D'Italia, casa pound, Potere al Popolo e altri arrivano al sessanta per cento... Questo è il quadro che ci restituisce il voto". Magra consolazione il risultato di Benevento "Il più alto del sud Italia per il Pd. Io lo giudico meno che modesto, ma è il migliore del sud Italia, in Campania non ne parliamo". E sulla regione Campania si concentra il tiro del parlamentare dem :"Era stata promessa una rivoluzione, io non la vedo, vedo una involuzione. E questi saranno temi che naturalmente andranno affrontati". Non ha dubbi De Caro sul ruolo del Pd in parlamento :"Siamo all'opposizione, non c è dubbio, a meno di un governo istituzionale con scopi limitati". Per quanto attiene al territorio e al Pd provinciale De Caro respinge idee rottamatorie "Bisogna ripartire, non ricostruire. Abbiamo una classe dirigente eccellente e fatta di donne e uomini con grande attenzione per i giovani, Mino Mortaruolo non è un ottuagenario, Carmine Valentino lo stesso. Concordo sull'esigenza di aprirsi di più, di fare una politica di opposizione più stringente dove siamo opposizione e una politica di governo più stringente dove governiamo". L'incontro si era aperto con il segretario Carmine Valentino che aveva messo sul piatto le proprie dimissioni, qualora gli fossero state chieste: "Oggi parte una nuova fase, ripartiamo con forza e determinazione dai circoli. Usciamo fuori da una visione ipocrita, diciamoci le cose in faccia. Sento analisi che vengono da chi nel momento elettorale evidentemente si è un po' distratto. Dati danno dei punti di criticità nel nostro sistema provinciale. Ho Visto tante facce, molte altre no ma le rivedo oggi. Disimpegno spesso figlio di volontà di distruggere. Spero ci siano assemblee in tutti i circoli del territorio. Inutile attacchi a prescindere alla dirigenza, diciamoci le cose in faccia. Non si può sentire parlare di sanità chi se ne è interessato solo quindici giorni in campagna elettorale. Dimissionario? Se gli organi di partito lo decidono pronto ad azzerare tutto e a ripartire un minuto dopo. No a regolamenti di conti, ma guardiamo al futuro" Piccata la relazione del segretario dei giovani democratici Iavarone : "la Strada è recuperare collegialità, ma anche cambiare gli interpreti. Il Pd deve responsabilizzarsi anche a livello locale, provando a capire cosa si è spezzato. Siamo diventati un partito di elite, conservatore del potere e mai vicino ai cittadini. Non abbiamo scelto da che parte stare lottando le disuguaglianze. Dobbiamo ripartire dagli ultimi. Il Problema non è la fake news ma chi non sa riconoscerle . A Fragneto attendono la rimozione delle ecoballe, la viabilità del fortore è disastrata. Se potere è gestito in maniera fine a se stessa è inutile. Se si fa campagna acquisti tra sindaci in offesa a chi milita del PD è potere inutile". Ha tuonato contro chi, occupando ruoli istituzionali importanti, si è spesso disinteressato di tutto il resto Francesco De Pietro, consigliere comunale, dicendo che questo tipo di atteggiamenti hanno colmato la misura: "Carmine Valentino ha ragione : in troppi si sono distratti. Quelli che sono pronti a dire cosa non va ma che poi non si impegnano. Ho visto Troppe gelosie, troppi inciuci che ci fanno andare male. Troppi alla finestra che poi rivendicano rendite di posizione. La sconfitta è di tutti noi. Dobbiamo dire perché siamo arrivati a questo. I Dati sono allarmanti, in città uno su due ha votato Cinque Stelle". De Pietro ha spiegato che la caccia alle streghe nei vertici è inutile se I problemi sono alla base:" In questo partito le colpe sono sempre dei vertici ma è un alibi, la verità è che manca collegialità. Ci sono persone che non rispondono neppure a telefono pur avendo cariche istituzionali. Questo non è più possibile".