Castellabate

Il gup del Tribunale di Vallo della Lucania ha dichiarato il non luogo a procedere,  perché il fatto non sussiste, nei confronti dell’intera Giunta del Comune di Castellabate, imputata per concorso in abuso d’ufficio. Non ci sarà nessun processo, quindi, a differenza di quanto proponeva la Procura, per i fatti che risalgono al 2013, quando con Delibera di Consiglio n. 12 del 30 aprile, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali allora in carica, approvarono il rendiconto di bilancio per la gestione dell’esercizio comunale 2012.

Il caso nasce da un esposto dall’opposizione che ha innescato le indagini della Guardia di Finanza per far luce sulla possibile violazione delle norme previste dal testo unico degli Enti Locali e del Patto di Stabilità. Dopo un’attenta valutazione, il giudice dell’udienza preliminare ha prosciolto tutti gli imputati.

Il Sindaco di Castellabate Costabile Spinelli in merito ha detto: «Il risalto che è stato dato alla vicenda giudiziaria, fomentata da una campagna mediatica spropositata, ha gettato inutili ombre sul nostro percorso amministrativo e sollevato un polverone di polemiche. Questa vicenda mette in luce gli strumenti inopportuni utilizzati dai consiglieri di minoranza per gettare fango sul Sindaco e sull’Amministrazione, non curandosi neanche del danno che tale azione avrebbe causato all’intera comunità di Castellabate, che ha dovuto vedere il proprio Comune associato ad appellativi quali “bilanci falsati”, “danno patrimoniale” o “conti truccati”. Credo nelle azioni della magistratura e mi sono sempre dichiarato fiducioso della sua attenta analisi del caso. Questa sentenza restituisce onorabilità all’agire di quel periodo, dimostrando - ancora una volta - quanto la nostra azione amministrativa sia sempre lineare e trasparente».  

S.B.