Sanza

Un cucciolo di lupo è stato ucciso sul Monte Cervati con una polpetta avvelenata.

La carcassa del piccolo animale è stata trovata ieri da un giovane del posto a poche centinaia di metri dalla località Colle del Pero. Non sarebbe la prima volta che accade una cosa del genere. Un fenomeno quello dell’avvelenamento della fauna selvatica che pare sempre più incontrollato sul territorio. Vittime spesso sono anche i cani dei cercatori di tartufo dei cacciatori.

A dare l'allarme è Toni Lettieri, vicesindaco di Sanza che precisa: “il controllo del territorio non può essere delegato ai Comuni che privi di risorse e soprattutto di personale non sono in grado di garantire la sicurezza e la vigilanza di un territorio così vasto come quello di Sanza, oltre 12mila ettari.

Chiediamo con forza che l’Ente Parco si carichi finalmente di una responsabilità per troppi anni disattesa –continua Lettieri – e nel mentre chiediamo alla politica, di prendere in seria considerazione la necessità che i piccoli comuni hanno nel continuare ad esercitare quel necessario ruolo di controllo del territorio attraverso lo sblocco del Patto di stabilità che consenta nuove assunzioni di personale, anche per la vigilanza del territorio.

Non si può mettere sullo stesso piano piccoli comuni di qualche centinaio di ettari di estensione e Comuni come il nostro, tra i più grandi d’Italia, dove però non si può garantire neppure il controllo della viabilità urbana con appena due unità di Polizia Municipale. Infine un appello ai cittadini alla collaborazione al fine di individuare quei soggetti, spregevoli che continuano a disseminare le nostre montagne di polpette avvelenate che stanno decimando la fauna selvatica”.

La questione assume contorni complessi in considerazione della vastità del territorio e dell’esiguo numero di agenti carabinieri forestali presenti, appena tre. Varrebbe la pena infatti ricordare che se è vero, come è vero che il Monte Cervato, è l’area ecologica più importante dell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, è altrettanto vero che il comando territoriale dei Carabinieri Forestali ha sede a Vallo della Lucania, che proprio li molti agenti sono impiegati per mansioni d’ufficio e che dunque, i territori rimangono assolutamente privi di vigilanza, nonostante gli sforzi che i pochi carabinieri forestali compiono ogni giorno su un territorio vastissimo.  

S.B.