Prima Monteleone di Puglia, poi Sant’Agata, Anzano e Accadia: con la conferenza stampa di martedì 6 marzo, che si è svolta nella sede della Provincia di Foggia a Palazzo Dogana, è iniziato ufficialmente il press tour “I Murales della Pace”. Fino al 10 marzo, quando a Monteleone di Puglia arriverà Bernice Albertine King, figlia di Martin Luther King, per la terza edizione del Premio Internazionale della Pace, un gruppo di giornalisti e influencer provenienti da tutta Italia conosceranno e promuoveranno sui social il patrimonio ambientale, culturale, enogastronomico e storico dei Monti Dauni. In conferenza stampa, il vicesindaco di Monteleone di Puglia, Pasquale Rigillo, ha illustrato il progetto assieme al presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio.
Il press tour “I murales della pace” è stato finanziato dalla Regione Puglia come miglior progetto del bando relativo all’ospitalità di giornalisti, blogger e influencer. Pasquale Rigillo, vicesindaco di Monteleone di Puglia, ha spiegato che il Premio Internazionale della Pace e Nonviolenza, organizzato dal Centro Internazionale per la nonviolenza Mahatma Gandhi e dall’Amministrazione comunale monteleonese, con la collaborazione del Centro Gandhi Onlus, è un’iniziativa che sposa la vocazione culturale e storica del paese.
“A Monteleone di Puglia sono attivi due progetti Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che stanno funzionando benissimo”. I cittadini stranieri accolti dalla Comunità si sono integrati bene: alcuni lavorano come falegnami, altri hanno trovato un’occupazione nella realizzazione di infissi. Sono già pronti a uscire dal progetto SPRAR, a vivere e a lavorare autonomamente, al di fuori del sistema di protezione. “Il problema però è la burocrazia”, ha spiegato Rigillo. Ed è sempre la burocrazia a complicare una storia che attende un lieto fine, quella del nuovo barbiere del paese. Da tempo, Monteleone non ha più una Sala da Barbiere e una persona che si occupi di fare barba e capelli agli abitanti del paese. Col progetto SPRAR, fuggito dal Venezuela, è arrivato un uomo libanese. Lui la qualifica di barbiere ce l’ha. “E’ anche molto bravo”, ha spiegato il vicesindaco, “ma non ha ancora ottenuto la licenza per fare il proprio mestiere”. “Si è integrato perfettamente”, ha aggiunto Rigillo, “qui è nato anche il suo ultimo figlio. Gli stranieri che abbiamo accolto non ci hanno dato mai un solo problema, anzi, ci stanno dando la possibilità concreta di costruire un presente e un futuro per la nostra comunità”. Ecco perché Monteleone di Puglia, il paese più alto della regione, è il borgo che ha voluto legare il proprio nome all’impegno serio e concreto sui temi della pace, dell’integrazione e della nonviolenza. Lo stesso motivo per il quale, sabato 10 marzo 2018, questo piccolo borgo avrà l’onore di accogliere Bernice Albertine King.
Quest’anno, ricorre il 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e il 50esimo anniversario della morte di Martin Luther King, premio Nobel per la Pace nel 1964, assassinato il 4 aprile del 1958 per la sua lotta contro la discriminazione.
“I have a dream” (Io ho un sogno) è il titolo del discorso tenuto da Martin Luther King il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington. In esso si esprimeva la speranza che, un giorno, la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi. Quel discorso è diventato simbolo della lotta contro il razzismo negli Stati Uniti.
Bernice Albertine King, figlia minore di Martin Luther King, è impegnata da anni nella promozione di una cultura di pace, basata sulla nonviolenza, contro ogni tipo di discriminazione. Sarà a Monteleone di Puglia sabato 10 marzo 2018 e, nel corso di una cerimonia ufficiale che si svolgerà a partire dalle ore 10, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano le consegnerà Il Premio Internazionale della Pace e Nonviolenza.
Gianni Vigoroso