Centola

Una serie di fatture inesistenti, relative a ristrutturazioni fasulle mai effettuate o comunque realizzate solo in parte. Un sistema che ha portato al sequestro per equivalente da 2 milioni di euro da parte della guardia di finanza: nel mirino è finito un noto hotel stellato di Palinuro, perla del turismo sulla costa cilentana.

Secondo le fiamme gialle si è in presenza di una sorta di autoriciclaggio: fatture false che sono poi servite ad ottenere un finanziamento erogato da una società di leasing per la compravendita dello stesso immobile. Tre le persone denunciate, tra proprietari della struttura alberghiera e dell’azienda finanziaria. In particolare, quest'ultima è una società ben nota anche a livello nazionale, che avrebbe ricevuto anch'essa - il condizionale è d'obbligo - vantaggi dal giro di attestazioni finanziarie non corrispondenti al vero.

Tutto è partito da una serie di accertamenti disposti dalla procura di Vallo della Lucania, che aveva acceso un faro proprio sulla compravendita della struttura turistica: di qui l’apposizione dei sigilli all’hotel, al quale comunque è stata garantita continuità operativa. Il sequestro per le imposte evase ammonta a 2 milioni di euro, ma dalle verifiche della finanza di Sapri la contestazione per le fatture false lievita fino a 5 milioni. Somme chiaramente ancora da accertare e che fanno comunque riferimento ad imposte nascoste al fisco dalle persone denunciate all'Autorità giudiziaria, secondo le risultanze investigative degli uomini della tenenza di Sapri.

Le indagini sono partite nelle scorse settimane, non è escluso che possano esserci ulteriori sviluppi di qui a breve. Si tratta solo dell'ultimo provvedimento delle fiamme gialle salernitane nell'ambito delle verifiche sulle regolarità contabili delle grandi strutture turistiche della costa cilentana.

Giovanbattista Lanzilli