Benevento

Gli sversamenti illegali nel territorio di Morcone, Tocco Caudio e Sant’Agata de’ Goti. I fusti rinvenuti dal Nucleo investigativo provinciale del Corpo Forestale dello Stato (Nipaf) di Benevento nelle campagne santagatesi. Ed ancora l’aumento di tumori nel Sannio ed il caso del Cdr di Toppa Infuocata.

C’è tutto nell’interrogazione parlamentare presentata da sette senatori del Movimento 5 Stelle al Ministro dell'Ambiente ed al Ministro della Salute.

I firmatari dell’interpellanza sono Paola Nugnes, Vilma Moronese, Sergio Puglia, Ornella Bertorotta, Vincenzo Santangelo, Sara Paglini, e Stefano Lucidi che ieri, depositando il testo dell’interrogazione, hanno chiesto al ministro Gian Luca Galletti (per l’Ambiente) e al ministro Beatrice Lorenzin (per la Salute) se “intendano verificare quali sostanze siano state rinvenute nei luoghi oggetto dei ritrovamenti di rifiuti, quali indagini siano state condotte sullo stato delle falde acquifere presenti nei comuni interessati e nelle aree limitrofe, quali iniziative siano state condotte per identificare i responsabili dei fatti esposti in premessa e, nell'eventualità siano stati o vengano individuati, se non considerino che dovrebbero essere impegnati al ripristino ambientale ed al risarcimento del grave danno arrecato”.

I sette parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno chiesto inoltre ai ministri se “ritengano che sussistano rischi per la salute pubblica e quali iniziative di competenza abbiano assunto o intendano assumere al fine di tutelare i cittadini coinvolti”.

 

I fatti ricostruiti nell’interrogazione 

“Nel mese di novembre 2014 –si legge nell’interrogazione dei 5 Stelle - sono venuti alla luce, grazie alle indagini condotte dal Nucleo investigativo provinciale di Polizia ambientale e forestale (Nipaf) di Benevento, numerosi fusti di rifiuti interrati nei terreni di Morcone, Tocco Caudio e Sant'Agata de' Goti, i 3 comuni sanniti interessati dall'indagine; le ricostruzioni investigative, condotte attraverso le informazioni confidenziali raccolte dagli investigatori nelle prime fasi delle indagini, hanno reso possibile eseguire i sondaggi nei punti ritenuti più probabilmente oggetto di illecito sversamento. Gli scavi sono stati condotti attraverso l'utilizzo del geomagnetometro, una strumentazione messa a disposizione del Corpo forestale dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; le operazioni di scavo hanno portato al rinvenimento di numerosi fusti, molto probabilmente contenenti sostanze tossico nocive, sepolti ad una profondità fino a 10 metri, molti dei quali danneggiati, con conseguente dispersione nel suolo dei materiali in essi contenuti.

Su alcuni fusti era riportata l'etichettatura indicante la scritta "Genklene", ovvero tricloroetano, sostanza altamente nociva per l'ambiente e per la salute umana bandita dal 1996, utilizzata come solvente industriale e base di produzione di colle, inchiostri e ddt (para-diclorodifeniltricloroetano); nella stessa area in cui sono stati rinvenuti i fusti tossici, la perforazione geologica ha permesso di intercettare a 25 metri di profondità una falda acquifera di risalita; risulta agli interroganti che ad oggi non siano stati resi noti alla popolazione i risultati delle analisi eseguite dall'Arpac (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania) sulle sostanze rinvenute e sullo stato delle falde presenti nella zona oggetto di sversamento”.

“Considerato che – scrivono i senatori del Movimento 5 Stelle - attraverso l'analisi dei dati contenuti nelle schede Schede di dimissione ospedaliera, acquisiti dalla prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo presso il Ministero della salute, è stato possibile rilevare un sorprendente ed anomalo aumento di mortalità per tumori nella zona del beneventano;

che l'aumento di mortalità per tumori legati ad esposizione a sostanze tossiche è stato constatato negli ultimi anni anche dalle amministrazioni locali, tanto che il comune di Fragneto Monforte ha commissionato uno studio al centro di ricerche Biogem di Ariano Irpino per stabilire se ci sia un nesso tra il crescente numero di decessi per malattie tumorali che si è registrato nel Comune e la presenza di rifiuti a S. Fortunato, sede dell'impianto di CDR (combustibile derivato dai rifiuti) e Toppa Infuocata, che dal 2004 ospita migliaia di eco-balle, nel limitrofo territorio di Casalduni; e considerato infine che a giudizio degli interroganti è legittima la preoccupazione delle popolazioni interessate a fronte dell'assenza assoluta di notizie certe in merito alle risultanze delle analisi effettuate sui materiali rinvenuti, sui suoli e sulle acque di falda e quindi sui rischi cui potrebbero essere esposti inconsapevolmente;

si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, intendano verificare quali sostanze siano state rinvenute nei luoghi oggetto dei ritrovamenti di rifiuti, quali indagini siano state condotte sullo stato delle falde acquifere presenti nei comuni interessati e nelle aree limitrofe, quali iniziative siano state condotte per identificare i responsabili dei fatti esposti in premessa e, nell'eventualità siano stati o vengano individuati, se non considerino che dovrebbero essere impegnati al ripristino ambientale ed al risarcimento del grave danno arrecato; se ritengano che sussistano rischi per la salute pubblica e quali iniziative di competenza abbiano assunto o intendano assumere al fine di tutelare i cittadini coinvolti”.

 

Le iniziative dei 5 Stelle 

L’interrogazione dei sette senatori del Movimento, segue di qualche settimana quella presentata alla Commissione Europea dall’europarlamentare a 5 Stelle Piernicola Pedicini, e da altri suoi sei colleghi, che aveva sottoposto al massimo organo dell’Unione il caso di Sant’Agata de’ Goti e degli altri due comuni sanniti – Morcone e Tocco Caudio – sottoposti all’indagine del Corpo Forestale dello Stato su delega della Procura di Benevento.

Vincenzo De Rosa