Cava de' Tirreni

In collaborazione con l’Amministrazione Servalli e su input del Sindaco Vincenzo Servalli, il Rotary Club Cava de’ Tirreni, ha realizzato una lapide commemorativa della giovane migrante sepolta nel Cimitero metelliano dopo essere sbarcata morta, così come altre 25 donne, al porto di Salerno nello scorso novembre.

“Un’iniziativa dal profondo significato umano e sociale, volta ad evitare l’oblio di simili tragedie” fanno sapere dall'Ente.
La cerimonia di scoprimento della lapide si terrà venerdì 2 marzo 2018, alle ore 11.00, presso il Cimitero di Cava de’ Tirreni. Interverranno numerose autorità civili e militari.
La lapide è stata realizzata dal Rotary Club Cava de’ Tirreni, presieduto da Bonaventura Trucillo, in collaborazione con l’Amministrazione Servalli e su indirizzo del Sindaco Vincenzo Servalli, socio onorario del Rotary cavese.

Come si ricorderà, lo scorso 5 novembre la nave spagnola “Cantabria” attraccò al porto di Salerno con a bordo le salme di 26 giovanissime migranti, presumibilmente nigeriane e tutte di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, che hanno pagato con la vita il loro disperato anelito di libertà. Ennesime vittime di una tragedia che si consuma quasi quotidianamente lungo le rotte del Mediterraneo.

E la salma di una di queste 26 ragazze è stata seppellita nel Cimitero di Cava de’ Tirreni in seguito alla disponibilità mostrata in tal senso dal Sindaco Servalli. «Abbiamo immediatamente accolto la richiesta del Prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, in virtù di un sentimento di umanità e fratellanza e come tangibile testimonianza della “pietas” che contraddistingue il popolo cavese», spiegò il primo cittadino metelliano.

Un’umanità, una fratellanza ed una “pietas” che caratterizzano da sempre l’operato del Rotary Club Cava de’ Tirreni, che ha quindi accolto senza esitazioni ed immediatamente concretizzato l’invito del Sindaco Servalli. Da qui la realizzazione della lapide commemorativa, che consentirà quanto meno di individuare agevolmente la tomba della povera ragazza e di evitare che la sua memoria possa scivolare nell’oblio, che in questo caso acquisirebbe l’amaro significato di un’inaccettabile rassegnazione al cospetto di simili tragedie.

Servire al di sopra di ogni interesse personale. Ma soprattutto al di là di qualsiasi distinzione di nazionalità, religione, sesso e ceto sociale. È il motto del Rotary. Ed è il substrato umano e sociale che ha accomunato il Rotary e l’Amministrazione Servalli di Cava de’ Tirreni nella realizzazione di tale meritoria iniziativa.

S.B.