Elezioni alle porte per la composizione del nuovo Parlamento, c'è chi si gioca la riconferma come l'onorevole Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario uscente alle Infrastrutture e ai Trasporti. Nell'ultima legislatura Del Basso De Caro ha puntato forte sulle infrastrutture, considerate cruciali per rompere l'isolamento in cui sono piombate le aree interne. Ingenti i fondi stanziati: 3,5 miliardi di euro per Alta Velocità, Alta Capacità, Telesina. Su questi temi Ottopagine ha intervistato il Sottosegretario:
Onorevole Del Basso De Caro, 3 miliardi e mezzo di euro per il Sannio e l'Irpinia, tutti per infrastrutture e trasporti. Con queste risorse le aree interne campane, classificate come prossime alla desertificazione, cambieranno le loro sorti?
Spero di si. Le grandi infrastrutture viarie e ferroviarie che saranno realizzate nel nostro territorio rappresentano precondizioni dello sviluppo nel senso che Benevento ed il Sannio saranno connesse al resto d’Italia, diventeranno più attrattive per gli investimenti, saranno centrali nell’asse est-ovest.
C'è il rischio che, con un governo senza Pd, le risorse per la Telesina, per l'Alta Velocità e Alta Capacità e per gli altri progetti che riguardano le aree interne vengano destinate ad altro con una beffa per i nostri territori?
Non sarà possibile perché i progetti esecutivi sono tutti approvati dal CIPE e finanziati. Basta solo rispettare il cronoprogramma dei lavori per evitare revoche, decadenze e perenzioni.
Nel caso di un Pd alla guida del paese, per contro, dopo una legislatura che ha posto le basi per una nuova centralità del Sannio e delle Aree Interne, quali saranno le priorità per i nostri territori?
La priorità è, evidentemente, portare a compimento i lavori approvati e finanziati che, per la sola provincia di Benevento, ammontano ad oltre tre miliardi di euro. Contemporaneamente una classe dirigente matura, responsabile e consapevole ha il compito di promuovere lo sviluppo individuando le funzioni territoriali che il Sannio può svolgere per effetto della realizzazione delle nuove infrastrutture.Pd in difficoltà nei collegi al sud, secondo i sondaggi, anche se incerti e astenuti rappresentano, secondo le indagini, la maggioranza: che risultato si aspetta?Molte volte i sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani sono stati clamorosamente smentiti. Il centrosinistra, ed il PD in particolare, a me sembra in piena ripresa. Dobbiamo lavorare in questi ultimi giorni per motivare il nostro elettorato a recarsi alle urne, da un lato e dobbiamo convincere gli indecisi a sostenere un partito di governo come il PD per ciò che ha saputo realizzare nel corso della legislatura e per presentarsi, oggi, come l’unica forza affidabile, solida, stabile in grado di contrastare i partiti populisti e sovranisti.Ha scritto il Presidente Gentiloni, recentemente, su “Repubblica”, che gli italiani sono chiamati a compiere una scelta di campo tra la democrazia e la libertà ed il populismo demagogico che vorrebbe far tornare il nostro Paese indietro di trent’anni.Noi abbiamo sempre saputo in quale dei due campi collocarci: quello che difende l’Italia che lavora, che vuole guardare avanti, che sa immaginare e raggiungere traguardi alti ed ambiziosi.
In campagna elettorale si è parlato poco di temi importanti, su tutti il lavoro, molto di promesse difficilmente realizzabili. Per quale ragione secondo lei?
Il PD ha parlato di argomenti seri e concreti ed ha raccontato le realizzazioni di questi cinque anni. Altri hanno venduto illusioni ed alimentato false speranze. Le proposte di Centrodestra e Movimento 5 stelle in tema di pensioni, di tasse e di reddito di cittadinanza rappresentano un insulto alla intelligenza degli italiani.
Crisvel