Paternopoli

 

di Andrea Fantucchio 

Una rissa che poteva avere un epilogo drammatico. Sono infatti state utilizzate anche mazze di legno e un coltello da cucina. A riportare diverse ferite, per fortuna nessuna grave, due giovani. Ma poteva finire decisamente peggio se non fossero intervenuti i carabinieri. I militari sono infatti riusciti a fermare i "contendenti" prima che qualcuno si facesse davvero male. 

La zuffa è avvenuta in un centro di accoglienza di Paternopoli. Ieri, poco dopo le 19. Cinque ragazzi, due ghanesi e tre nigeriani, hanno iniziato a insultarsi. Secondo una prima ricostruzione, alla base del litigio ci sarebbero motivi legati alle nazioni di appartenenza. Ne è nata una rissa. Pugni, calci, poi mazze e coltelli. La situazione è velocemente degenerata. 

La chiamata al 112 si è rivelata provvidenziale. Sul posto sono intervenute alcune pattuglie dei carabinieri. Oltre a quelle della stazione locale, anche i militari di Torella dei Lombardi e di Castelfranci. I carabinieri, con non poche difficoltà, sono riusciti a sedare la rissa. Hanno sequestrato le armi. 

Dopo l'identificazione dei giovani coinvolti nel tafferuglio, è scattata la denuncia. Ad avere la peggio due ragazzi, un nigeriano e un ghanese. Hanno riportato diverse contusioni. Sono stati soccorsi e visitati dal personale del 118 che è intervenuto sul posto. 

A Serino, lo scorso luglio, era avvenuto un episodio simile in una struttura di accoglienza. Ad avere la peggio un giovane immigrato che poi aveva raccontato ai carabinieri di essere stato aggredito da un connazionale per un paio di scarpe. Un presunto furto che aveva innescato una reazione furibonda. Il ragazzo aveva utilizzato dei cocci di bottiglia di vetro per colpire il connazionale. Anche quella volta l'intervento dei carabinieri aveva evitato guai peggiori.