Il Piano urbanistico comunale di San Leucio del Sannio è ad una svolta svolta dopo che il Tar ha praticamente annullato il blocco del Puc comunale arrivato dalla Conferenza dei Servizi. La disposizione del tribunale amministrativo regionale sovverte, ribalta decisamente, quanto accaduto sino ad oggi.
È il sindaco Nascenzio Iannace a sottolineare il lungo e preciso lavoro svolto da tutti i componenti, non solo politici della giunta, ma anche e soprattutto dei tecnici preposti a questo complesso compito: "Non posso che esprimere viva soddisfazione - ha dichiarato il sindaco Iannace - per quanto egregiamente fatto fino ad oggi. Il lavoro non finisce qui, ovviamente. Siamo partiti da una situazione di stallo, ovviando a tutti i problemi e le difficoltà incontrate in questo delicato iter. La gestione amministrativa è stata all'altezza del compito assegnato e tutti hanno svolto magnificamente il proprio ruolo con un occhio più che attento ai contribuenti e contenendo il più possibile i costi delle pratiche. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia che, anche questa volta, ha fatto il suo corso dandoci pienamente ragione".
Il problema del PUC era ben noto all'attuale amministrazione comunale che, sin dal 2013, aveva già potuto constatare il reale stato di fatto delle cose. In primis il piano era infatti stato fermato a seguito della richiesta avanzata da parte del Genio Civile, unico organismo a poter esprimere un parere ostativo, avente come oggetto insufficienti prove geologiche. Sin d'allora l'amministrazione si era attivata concretamente per produrre quanto necessario al fine di consentire l'avanzamento dell'iter del PUC.
Il sindaco Iannace e l'assessore ai lavori pubblici avv. Carmine Cavuoto avevano mobilitato tutte le forze comunali, e non solo, per superare l'impasse procedurale. Ma, nonostante gli sforzi compiuti, si è presentato un altro ostacolo nel cammino della macchina amministrativa. Infatti, dopo aver ottenuto il lasciapassare dal Genio Civile, un altro problema si è materializzato sotto forma di parere negativo espresso dalla Conferenza dei Servizi, per via di alcune incongruenze di carattere procedurale. C’è da dire che, già in fase di Conferenza dei Servizi, l'amministrazione comunale aveva posto tutto quanto in essere per poter risolvere questa querelle, vedendo la pratica arenarsi nuovamente. Ma lo stop non è potuto durare più del dovuto, visto che tutto quanto richiesto, anche grazie all'attento lavoro del Capo Ufficio Tecnico, ing. Stanislao Giardiello e dell'ing. Mirko Cavuoto, è andato per il meglio. Con la sua sentenza il TAR, quindi, ha posto la parola fine a questa annosa questione.