Eboli

Dimesso due volte dal pronto soccorso dell'ospedale di Eboli, muore mentre torna a casa. E' questa la tragica fine di Renato Maffia, 52enne musicista di Campagna, padre di quattro figli. La moglie ha sporto denuncia e chiede di sapere la verità, se vi siano state delle responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura il marito. La salma del 52enne è stata sequestrata, acquisita anche tutta la sua documentazione sanitaria.

A coordinare le indagini il pm salernitano Roberto Penna. Una tragedia che si è consumata nel giro di poche ore. Renato Maffia si è recato martedì mattina all'ospedale di Eboli, accusando un forte dolore al petto. Qui è stato visitato al pronto soccorso per poi essere dimesso. Una volta a casa ha pranzato con la sua famiglia, ha riposato ma quel dolore al petto è tornato più insistente di prima. Il 52enne è così tornato nuovamente in ospedale.

Qui, visitato da un altro medico, è stato sottoposto al prelievo e alle analisi del sangue, all' elettrocardiogramma, gli è stata controllata la pressione arteriosa. Lo hanno dimesso nuovamente. In serata il musicista si è diretto verso casa ma non vi arriverà mai. E' morto lungo la strada a causa di un infarto che non gli ha lasciato scampo. Maggiore chiarezza sulla causa del decesso si potrà avere ora dall'esame autoptico sulla salma, mentre gli investigatori sono a lavoro per stabilire se esistano presunti profili di responsabilità.

Sconvolta la comunità di Eboli, Maffia era molto conosciuto e apprezzato. Increduli amici e familiari per questa tragedia che li ha colpiti improvvisamente. In tanti, anche solo conoscenti del musicista, in queste ore stanno lasciando sulla bacheca Facebook di Renato Maffia un saluto per una persona buona e generosa, un maestro ben voluto e stimato. 

S.B.