Sant'Angelo a Cupolo

Un mercato sontuoso, una perdita eccellente compensata da un paio di nomi illustri e un altro potrebbe arrivare a breve nel reparto offensivo. Mister Zeoli non può proprio lamentarsi, né tanto meno può nascondersi. Il suo Sant'Angelo, grazie alla società e al presidente Marinazzo, ha ottenuto tutto il necessario per giocarsi il salto di categoria.

“Non ho nulla di cui lamentarmi – inizia l'allenatore beneventano – questa è un'esperienza importante che mi sta dando tantissimo sotto tutti i punti di vista. Spero che lo stesso valga anche per l'intero ambiente. L'ambiente è splendido e non me lo aspettavo, c'è tanta voglia e fame di calcio, una società organizzata a tal punto da poter dire che l'organizzazione che abbiamo noi in questa categoria pochi possono dire di averla”.

L'arrivo di Zeoli sulla panchina del Sant'Angelo è come se avesse fatto da calamita per tanti campioni, anche se il mister, da questo punto di vista, allontana i riflettori dalla sua persona..

“L'unione Zeoli – calciatori è nata per puro caso, a cena, ma bisognerebbe chiederlo a loro se sono stati invogliati dalla mia presenza. Dovrei menzionarli tutti a partire da Dimonti, Federici, i gemelli Diodato tra i nuovi e il gruppo dei locali che è importantissimo. Marinazzo ha grandissime potenzialità, Mammaro ha un carattere particolare ma credo di averlo preso per il verso giusto e si sta dimostrando un valore aggiunto per la squadra, Di Paola che sta facendo gruppo e De Pierro che stiamo aspettando. Insomma con gente così non possiamo nasconderci e non voglio certo farlo”.

Tutti votati alla causa, ma è normale, non ce ne vogliano gli altri, che il colpo a sensazione è stato quello di Dimonti.

“Non ho alcun merito per questo acquisto. Dimonti è un regalo del presidente Marinazzo e non penso sia venuto per una questione di soldi. Si è trattato di stima reciproca e rispetto tra di loro che va ben oltre il calcio e devo anche fare i complimenti al giocatore perchè si è calato nella categoria con tantissima umiltà mettendosi al servizio della squadra”.

Per un colpo che arriva, c'è una delusione. Questa formazione, con un Pisano in più, starebbe in ben altra posizione della graduatoria.

“Di Pisano non vorrei parlare. Dico solo che la squadra era stata costruita su di lui ma è stato leggero nelle valutazioni. Si è fatto trascinare da qualche promessa e alla fine spero solo che non rimanga deluso. Peccato non abbia capito che questa poteva essere la sua grande occasione per il rilancio nella sua provincia. Comunque lo ringraziamo per quello che ha fatto nel periodo in cui è stato con noi. Riprenderlo? Personalmente lo porterei in qualsiasi mia esperienza, a Sant'Angelo, anche se so che ha tantissimi amici con i quali ha rapporti extra calcistici, e questa è una bellissima cosa, sportivamente parlando, è difficile rivederlo a breve perchè, sempre calcisticamente parlando, ha ferito tifosi e società. In altre realtà, lo ripeto, lo prenderei perchè è il classico giocatore che può fare tutto”.

Ma questa storia fa ormai del passato. Il Sant'Angelo è proteso al futuro e alla lotta promozione. E per riuscire in questo obiettivo, la società sta per regalare l'ennesimo colpo ai tifosi. Servirebbe solo una risposta maggiore da parte della gente perchè questi ragazzi e questa società stanno facendo tutto per portare alla ribalta il centro santangiolese. Federici e compagnia hanno bisogno di avere il dodicesimo uomo a sospingerli.