Avellino

di Pierluigi Melillo

Deve averci pensato per giorni. Poi, alla fine ha deciso di rivolgersi direttamente al segretario nazionale del Partito democratico, Matteo Renzi. L'ex senatore Enzo De Luca – escluso a sorpresa dai candidati per le politiche del 4 marzo – ricostruisce le ultime vicende che hanno caratterizzato il partito in Irpinia. E con l'avvicinarsi del voto De Luca esprime “una forte preoccupazione per quello che sta accadendo nella provincia di Avellino, tradizionale bacino di consenso per i Democratici, e nella gran parte del territorio campano, che vive le stesse difficoltà. Di questi temi si parla pochissimo qui. A due settimane dalla ufficializzazione delle liste e delle candidature un elettorato oggi disorientato attende ancora la manifestazione di apertura per una campagna elettorale che nei primi quindici giorni ha vissuto solo di iniziative isolate”.

De Luca ricorda che “da due anni in Irpinia il partito è privo di un gruppo dirigente legittimato dal voto congressuale. Mai sfiduciato, il segretario eletto Carmine De Blasio ritenne di dimettersi solo per senso di responsabilità, a causa di chi ha poi abbandonato il Pd per Liberi e Uguali. La situazione è andata aggravandosi per l'operato di un funzionario e di un politico inviati da Roma. Si è evitato di fare esprimere iscritti e classe dirigente, chiudendo ogni spazio al dialogo e creando un contesto nel quale le regole più elementari di rappresentanza e democrazia sono state calpestate, giungendo ad una situazione che nella provincia di Avellino non si era mai conosciuta”.

De Luca nella lettera a Renzi sottolinea che “dal 2008 abbiamo celebrato in Irpinia quattro congressi senza problemi, pur registrando la naturale dialettica di un confronto vero. Dico questo con profonda preoccupazione, avendo fatto l'impossibile per unire sempre, non riuscendo in questa circostanza. Nonostante tutto, resto assolutamente convinto che unità e coesione siano indispensabili alla comunità che dà vita e forza con entusiasmo, dedizione e fiducia al nostro partito”.

De Luca chiede a Renzi di intervenire anche con una sua presenza ad Avellino “per assicurare la celebrazione del congresso provinciale nel pieno rispetto delle regole statutarie, con una platea trasparente come quella che ha partecipato all'assise nazionale da cui è scaturita la tua rielezione a segretario”.