E’ pronto il progetto di ricostruzione della scuola “Santa Maria delle Grazie” di Sava, chiusa dal Comune di Baronissi nel gennaio scorso per grave inagibilità. Il progetto – già esecutivo perché ha ricevuto i pareri positivi di tutti gli organismi competenti – sarà candidato al finanziamento MIUR nell’ambito degli interventi di adeguamento e miglioramento sismico degli edifici. Il plesso sarà demolito e ricostruito.
La nuova scuola sorgerà al posto di quella attuale – antica di quasi sessant’anni – e sarà realizzata con una struttura interamente sostenibile; l’organizzazione degli spazi interni ed esterni della scuola pone grande attenzione al superamento delle disabilità motorie e tiene conto delle recenti linee guida del Miur per la buona scuola, al fine di farne un polo di aggregazione sociale.
La volumetria e la disposizione su due piani richiama quella della scuola attuale, anche se l’articolazione interna prevede doppie altezze e maggiori spazi per le attività didattiche. Novità anche per l’area esterna: con la ricostruzione del plesso sarà riqualificato il Parco Biancaneve con la realizzazione di un campo di calcetto che nelle ore diurne sarà a disposizione della scuola e nel pomeriggio al servizio del quartiere.
L’importo dei lavori sarà di 3 milioni 180mila euro. “Avremo una nuova scuola, più accogliente, più funzionale e soprattutto più sicura per i nostri bambini – sottolinea il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante – il nostro obiettivo è di costruire entro due anni il nuovo edificio che sarà dotato di tutti i confort per garantire le migliori condizioni allo studio e alla vita scolastica. Siamo fiduciosi sull’approvazione del finanziamento del Miur e non appena ne avremo certezza avvieremo i lavori in tempi rapidissimi”. Continuano intanto, sugli edifici scolastici, le indagini strutturali avviate dall’amministrazione comunale per verificare l’agibilità degli istituti. “In Bilancio – conferma il sindaco - abbiamo investito nuove risorse per completare un lavoro puntuale e competente di monitoraggio strutturale degli edifici scolastici, dopo anni di scarsa manutenzione e incuria, per programmare le eventuali azioni di messa in sicurezza e garantire la massima serenità ai nostri bambini”.
S.B.